Scuola, riapertura settembre 2021: Napoli riparte con orari ridotti e il tempo pieno è un miraggio

Scuola, riapertura settembre 2021: Napoli riparte con orari ridotti e il tempo pieno è un miraggio
di Maria Pirro
Lunedì 13 Settembre 2021, 20:04 - Ultimo agg. 14 Settembre, 01:15
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Si inizia mercoledì 15 settembre. Con ingressi scaglionati e orari di uscita variabili. Al 38esimo circolo Giuseppe Quarati, Napoli città, tornano in aula le quinte e, il giorno dopo, il 16 settembre tocca alle terze e alle quarte, il 17 alle seconde, il 20 alle prime classi: alcune alle 8, altre alle 8,40, per evitare assembramenti. Qui i più piccoli vanno via dieci minuti in anticipo. 

Al 4° circolo Riviera-Maria Cristina di Savoia la primaria riparte, invece, prevendendo 4 ore di lezione e la settimana corta, banchi monoposto e termoscanner all'ingresso. E, dal 20 settembre, la rotazione è su cinque turni: significa che la campanella può suonare a mezzogiorno.

Per la scuola dell'infanzia, gli accessi fra il 17 e il 24 settembre sono a giorni alterni con l'obiettivo di favorire l'inserimento e di organizzare gli spazi al meglio, evitando i pomeriggi in aula, visto che ciascuna sezione ha qualche iscritto in più di quelli ammissibili per le misure anti-Covid.

All'istituto comprensivo statale "Madonna Assunta", secondaria di primo grado, il rientro è soft: la 1°A segue i corsi dalle 8.30 alle 11.30; la 1°B dalle 9.30 alle 12.30; la 1°C dalle 10.30 alle 13.30. Dal 16 al 24 settembre, anche le altre classi hanno un orario provvisorio che va dalle 8 alle 12. 

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E non c'è certezza per il tempo pieno: dipende da quando il Comune attiverà la refezione. «Si auspica ottobre inoltrato, anche considerando che ci sarà chiusura per via delle elezioni», è la comunicazione inviata dalla Quarati ai genitori, preoccupati per la formazione dei figli, già penalizzati dal lockdown e dalla Dad nell'anno scolastico 2020-2021. Disservizi temuti da tutte le famiglie, e in tutti i quartieri, cui si aggiungono gli altri problemi che affligono gli istituti partenopei e italiani. «Criteri di sicurezza soltanto sulla carta, atavica questione del sovraffollamento delle classi». Per non parlare dei disagi per i disabili. «Pure sul fronte del precariato non si sono fatti grandi passi avanti: 150mila supplenti in cattedra nell'intera penisola, decisamente ancora troppi», fa notare Rino Di Meglio, coordinatore nazionale Gilda degli Insegnanti.  

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