Senz'acqua per un giorno: Capri e la Costiera in tilt

Senz'acqua per un giorno: Capri e la Costiera in tilt
di Anna Maria Boniello, Massimiliano D'Esposito
Giovedì 11 Agosto 2022, 08:23 - Ultimo agg. 12 Agosto, 08:58
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Ventiquattr'ore da incubo nei centri della Costiera sorrentina e nell'isola di Capri, alle prese con le conseguenze di un lungo e inatteso blackout idrico capitato nel bel mezzo della stagione turistica a complicare la vita dei residenti, degli esercenti e delle molte migliaia di ospiti delle strutture ricettive. Una lunga giornata di rubinetti a secco e disagi, con i tecnici costretti, a causa della complessità degli interventi, a spostare più volte in avanti l'orario del ritorno alla normalità. Solo verso le 20 l'acqua è tornata a Sorrento e nel resto della penisola, ma non nella zona collinare da Vico a Massa Lubrense né in molte aree di Capri, che dovranno pazientare fino a stamattina.

Già il forte temporale abbattutosi sulla Costiera nel pomeriggio di martedì aveva avuto conseguenze abbastanza pesanti. Le violente piogge hanno provocato allagamenti e voragini; in particolare il blocco dell'incrocio di Marano tra corso Italia e via degli Aranci ha provocato ripercussioni sulla mobilità in tutta la penisola. Danni riparati nella notte, e già ieri mattina la circolazione è tornata alla normalità. Più complicata, invece, la situazione relativa alla mancanza d'acqua. Nella tarda serata di martedì la Gori, la società che gestisce il servizio idrico, ha avvisato che a causa di un guasto erano in corso disservizi praticamente in tutto il territorio costiero. Si puntava a garantire la regolare ripresa dell'erogazione a partire dalle 6 di ieri mattina. Poi un successivo avviso ha spostato l'orario alle 10 per slittare ancora fino alle 22. Tanto che a un certo punto è stato attivato, su richiesta dei sindaci, un servizio sostitutivo con autobotti e batterie di fontanine della Protezione civile regionale che hanno fatto sosta in diversi punti del territorio costiero. Sconcertati i turisti, in grande difficoltà bar e ristoranti, nei quali tazzine e piatti sporchi si accumulavano. In un primo momento si pensava che i due eventi - nubifragio e mancanza di acqua - fossero collegati. In realtà, ha spiegato la Gori, si era verificata una foratura nella condotta di adduzione principale all'altezza di Pozzano, tra Castellammare di Stabia e Vico Equense.

Il guasto è stato risolto solo nel primo pomeriggio di ieri. A questo punto si è reso necessario riportare gradualmente a pressione la tubatura per evitare ulteriori danni e riempire i serbatoi che servono la Costiera. Per questo l'area collinare della penisola sorrentina e l'intero territorio di Massa Lubrense hanno riavuto l'acqua solo nella notte. Con tutti i problemi che ciò ha comportato in quella zona. «Ci hanno messi in ginocchio ha sbottato Francesco Gargiulo, presidente del Consorzio Ristoratori Lubrensi -. Negli alberghi siamo stati costretti a distribuire bottiglie di acqua minerale ai clienti per dare loro la possibilità di lavarsi, mentre molti ristoranti sono stati obbligati a rimanere chiusi. Tutto ciò mentre a Marina del Cantone si è verificato anche un blackout elettrico, dovuto probabilmente al temporale di martedì pomeriggio, con ulteriori difficoltà per le attività turistiche della zona. Non è tollerabile, soprattutto alla vigilia del Ferragosto». Uno dei locali rimasti chiusi è il ristorante Gocce di Capri. «Tra blackout elettrici e mancanza d'acqua la situazione è insostenibile», lamenta il gestore Marco Cocurullo.

A Capri il blackout non ha riguardato i turisti che risiedono negli alberghi, quasi tutti dotati di depositi con capacità enormi, ma gran parte della popolazione residente e dei titolari degli esercizi pubblici tranne quelli ubicati nel centro storico che la Gori ha tenuto a tutelare attraverso un delicato sistema di distribuzione. Alta tensione invece per i tanti capresi che vivono nelle zone più alte dell'isola, da Tiberio a Matermania e da Caterola all'Arco Naturale. La giornata è andata avanti tra alti e bassi, anche perché la Gori ha deciso di approvvigionare d'acqua le fontanine pubbliche un tempo, quando non esisteva l'acquedotto, venivano utilizzate dalla cittadinanza residente. Nel primo pomeriggio però anche quelle sono andate a secco così come gran parte del centro storico. Nonostante questo tanti ristoratori hanno deciso di non chiudere, come il titolare di Pane e Champagne, all'interno del borgo antico, che ha preferito cucinare con le scorte dei serbatoi rimandando a oggi la messa in azione della lavapiatti. Deluso è rimasto invece il giovane che voleva riempire una bottiglia dalla fontanella di Sant'Anna, mentre ha deciso la chiusura il titolare del Geranio, il ristorante con la vista mozzafiato nel verde dei Giardini di Augusto. Lucio Gaeta, proprietario del locale, alle 20 in punto ha affisso un cartello in italiano e in inglese. «Bruciata la serata del 10 agosto, ci hanno rovinato», il suo commento. Nella piazzetta, affollata come sempre, nessuno dei turisti o quasi si è accorto dell'emergenza. Oggi è un altro giorno.
 

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