Sesso e prostituzione a Napoli, smantellato business a luci rosse: due sorelle al vertice

Sesso e prostituzione a Napoli, smantellato business a luci rosse: due sorelle al vertice
Giovedì 3 Giugno 2021, 07:00 - Ultimo agg. 4 Giugno, 08:01
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Sono cinque le persone, tutte residenti nei Comuni di Caivano e Giugliano in Campania, finite agli arresti domiciliari nell'ambito dell'operazione condotta dai carabinieri di Melito contro un giro di prostituzione. Devono rispondere del reato di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento, favoreggiamento ed agevolazione della prostituzione e, in concorso con altre nove persone a vario titolo coinvolte nelle indagini, per una pluralità di reati al fine del favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. 

Le indagini sono iniziate a seguito di una segnalazione pervenuta nell'agosto 2019: si lamentava, a tutte le ore, uno strano via vai di persone.

Gli accertamenti sono stati condotti anche attraverso intercettazioni audio e video, nonché mediante il monitoraggio delle autovetture utilizzate da alcuni indagati. È stato così ricostruito l'organigramma dell'intera organizzazione criminale dedita allo sfruttamento delle prostitute collocate all'interno di abitazioni situate nelle province di Napoli e Caserta, precisamente nei Comuni di Melito di Napoli, Giugliano in Campania, Napoli, Aversa, Orta di Atella, Gricignano di Aversa.

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Tra le cinque persone destinatarie del provvedimento cautelare figurano in particolare due sorelle, una delle quali col ruolo di promotrice ed organizzatrice dell'associazione.

Ognuno dei partecipi aveva compiti ben precisi, dall’adescamento dei clienti attraverso pubblicazione di annunci online fino al supporto tecnico alle prostitute per migliorare la visibilità sul web delle loro offerte. Fornivano addirittura indicazioni sulle tecniche di approccio telefonico più efficaci, con lo scopo di aumentare il numero delle “visite” presso le abitazioni. Il crescente via vai dei clienti, attirando anche l’attenzione dei condomini di uno stabile, è stato anche oggetto di un ordine del giorno durante un’assemblea condominiale. 

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