Movida a Napoli, le scuole apriranno anche il sabato sera

Movida a Napoli, le scuole apriranno anche il sabato sera
di Luigi Roano
Domenica 3 Aprile 2022, 22:58 - Ultimo agg. 5 Aprile, 13:04
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Messo in soffitta - si spera per sempre - lo stato di emergenza causa pandemia, il pianeta scuola prepara una riapertura col botto. L’iniziativa è promossa dal Comune - dal vicesindaco con delega all’Istruzione e alla Famiglia Mia Filippone - che ha messo in cantiere “Notti prima degli esami”. Un progetto che prevede tutte le scuole aperte dall’ultimo sabato di aprile all’ultimo di maggio. In passato ci sono state simili iniziative ma che riguardavano solo i licei classici oppure erano manifestazioni estremamente politicizzate. A Napoli, illuminare le scuole dovrebbe significare accendere le luci soprattutto sulle emergenze dei giovani oltre che del sistema scuola. 

«Non le abbiamo chiamate “notti bianche” - racconta il vicesindaco - perché devono avere un significato più largo. Si tratta di aperture straordinarie che arriveranno fino agli esami per stare più vicini ai ragazzi di tutte le scuole e in maniera particolare agli alunni delle scuole secondarie di primo grado che sono quelli che hanno accusato maggiormente le chiusure, i lockdown e la didattica a distanza».

Un confinamento che ha nuociuto all’apprendimento e alla salute fisica. Studi pubblici hanno evidenziato - per quanto riguarda casa nostra - le forti ripercussioni sugli apprendimenti degli alunni. Le prove Invalsi svolte nel 2021 hanno evidenziato un consistente arretramento degli esiti in italiano e matematica sia alla secondaria di primo grado che al superiore, in particolare in Puglia e Campania, le due regioni nelle quali è stato applicato il numero maggiore di giorni di lezioni a distanza. In merito alle conseguenze psicologiche una prima valutazione, a livello planetario, è stata condotta dall’Onu già nel 2020, conclusasi con l’invito agli Stati membri per azioni globali per la salute mentale. 

In questo contesto la Filippone spiega le luci accese nelle scuole a cosa potranno servire ai giovani. «A mostrare i loro talenti - dice il vicesindaco - a stare insieme anche in funzione di alternativa alla movida. Una strada da esplorare». Le scuole saranno aperte - anche se non è stato ancora stabilito nulla - dalle 18 fino a tarda sera. Insegnanti e studenti staranno assieme magari a ballare, cucinare, a esibirsi come attori o autori teatrali. Si chiamano “notti prima degli esami” per vivere assieme momenti indimenticabili come quello della maturità. E per sdoganare la scuola da luogo dove si studia e basta. Un po’ il concetto di scuola a tempo pieno dove oltre che a fare lezioni e studiare ci sono di contorno molte altre attività ludiche e sportive oltre che di indirizzo artistico. 

Il vicesindaco lo ha detto in maniera chiara che le scuole aperte il sabato sera sono da leggere anche in chiave anti movida. E la sfida è di quelle grandi. Con il Comune in prima linea che ha vinto già la prima battaglia innanzi al Tar dove alcune associazioni di esercenti si sono schierate contro l’ordinanza del sindaco Gaetano Manfredi con la quale ha iniziato a ridurre gli orari di vendita degli alcolici. Le scuole aperte il sabato sera non convinceranno i giovani a rinunciare alla piazza e ai baretti, tuttavia avere una alternativa è sempre un fatto positivo perché induce a pensare che ci possono essere altre soluzioni anche di sabato sera. Il caos di queste notti, del resto, è diventato un problema di ordine pubblico perché le risse del sabato sera tra giovani e giovanissimi sono ormai una insana abitudine che ha spesso conseguenze gravi. E sono un problema per i residenti delle aree dove insistono i baretti. Inoltre la movida per i giovani è anche un problema di salute serio. I fiumi di alcol che ingurgitano si leggono tutti nei tantissimi casi di coma etilico che vengono diagnosticati ai pronto soccorso degli ospedali di tutta la città. 

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Palazzo San Giacomo punta moltissimo sulle scuole e un pezzo corposo delle risorse che arrivano dal Pnrr sono state destinate all’edilizia scolastica. La missione è la 4 e il titolo è emblematico: “Piano di messa in sicurezza e di riqualificazione dell’edilizia scolastica”, il valore complessivo cioè a livello nazionale arriva a 4 miliardi, diverse decine di milioni sono per le scuole napoletane. «Il ministero dell’Istruzione - si legge nella richiesta del Comune - ha demandato alle Regioni l’attuazione della misura finalizzata all’individuazione degli interventi per la messa in sicurezza e la riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico esistente in coerenza con le finalità e gli obiettivi del Pnrr». A tale scopo, gli interventi sono finalizzati anche all’adeguamento ed efficientamento energetico degli edifici scolastici. E l’ente di piazza Municipio ha fatto richiesta di finanziamento per ben 33 interventi con una somma che supera abbondantemente i 100 milioni. 

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