«Sì all’Europa per cambiarla»
il 2 aprile seminario di Mcl

«Sì all’Europa per cambiarla» il 2 aprile seminario di Mcl
Venerdì 29 Marzo 2019, 23:26
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Le prossime elezioni europee sono considerate di portata storica perché passerà al vaglio degli cittadini, sempre più pervasi dalle suggestioni sovraniste, l’essenza stessa del progetto europeista. Al votodi maggio sono legate quindi speranze e preoccupazioni: speranze per un progetto che ha garantito decenni di pace e di sviluppo; preoccupazioni per un’unione incompiuta e burocratizzata, per giunta dimentica delle sue radici.

I cattolici sentono l’ideale europeo consono alla loro storia e non vogliono rinunciarvi soprattutto per le opportunità di crescita, di benessere e di libertà che ha contribuito a promuovere. Per questo, dicono sì all’Europa nella consapevolezza che bisogna esserci per cambiarla in meglio. E’ da queste considerazioni che è scaturito il manifesto «Sì all’Europa per farla», firmato dal presidente nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori, Carlo Costalli, e dal presidente dell’Associazione “Esserci”, Giancarlo Besana, presentato in questi giorni in varie città italiane.

Il manifesto sarà presentato a Napoli il prossimo 2 aprile, alle ore 17. All’incontro, che si terrà al Museo della Pace, in via Depretis, interverranno Michele Cutolo, vice presidente nazionale di Mcl; Michele Rosboch, docente di Giurisprudenza dell’Università di Torino; Doriana Buonavita, segretario generale della Cisl Campania; Arturo De Vivo pro-rettore dell’Università Federico II di Napoli; Severino Nappi, docente universitario di Diritto del Lavoro. A Domenico Delle Foglie, già direttore di Avvenire, il compito di moderare i lavori.

«E’ necessario parlare dell’Europa dal punto di vista del Sud - osserva Nappi - in un confronto aperto nel quale si affronta questo tema e il suo impatto su lavoro, sviluppo e politiche sociali».   «Il manifesto - spiega Cutolo - chiede di promuovere una concezione della cosa pubblica sussidiaria, capace di valorizzare il protagonismo della persona, delle associazioni, dei corpi intermedi; un’attenzione alla famiglia come fondamentale fattore di stabilità personale e sociale; una politica che metta al centro il lavoro con investimenti speciali per i giovani; un ripresa del ruolo centrale dell’Europa nel mondo. Questo documento – aggiunge il vice presidente nazionale di Mcl – è un appello a non soccombere alle paure che avvolgono il futuro dell’Europa, affinché in un momento decisivo della storia europea si possa riscoprire l’importanza di una presenza pubblica dei cattolici rilanciando un coinvolgimento ampio, fino a individuare, nelle liste a noi più vicine, candidati a cui attribuire le nostre preferenze».
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