Sicurezza, a Napoli è flop telecamere e il ministro invia 70 poliziotti in più

Sicurezza, a Napoli è flop telecamere e il ministro invia 70 poliziotti in più
di Luigi Roano
Martedì 21 Giugno 2022, 07:00 - Ultimo agg. 16:56
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«I rinforzi? Numeri non ne posso fare, ma secondo le richieste ne servono più di 100 per avere il controllo del territorio». Così il sindaco Gaetano Manfredi mentre esce dal palazzo del Consiglio comunale in via Verdi intorno alle 14 per incontrare la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese: insieme vanno a Palazzo Reale all'Assemblea dei parlamentari del Mediterraneo dove all'ordine del giorno c'è la lotta planetaria alla criminalità organizzata. I due entrano e la Lamorgese sui rinforzi lo gela: «Noi lo sforzo già lo abbiamo fatto, l'attenzione verso Napoli la si può misurare dalle volte che io vengo in città». Manfredi che di solito non si scompone è visibilmente sorpreso per non dire amareggiato. Un faccia a faccia che prosegue anche sul palco del Teatrino di corte. E poi per almeno un'ora in Prefettura con l'ausilio del prefetto Claudio Palomba e del questore Alessandro Giuliano. Mediazione lunga ma c'è l'apertura della ministra sui rinforzi. «Con il sindaco - dice la Lamorgese - non c'è nulla da chiarire, siamo in sintonia, arriveranno subito 70 unità della Polizia di Stato, poi metteremo mano ai rinforzi estivi».

Tra la richiesta iniziale del sindaco «servono più di 100 rinforzi» e la promessa dei 70 della Lamorgese la mediazione trovata non sembra male. È la cronaca di una giornata piena di tensioni sull'ordine pubblico.

Tensioni che non si esauriscono sulla vicenda dei rinforzi, anzi, la Lamorgese proprio perché viene spesso in città non esita ad affermare che «a Napoli è sotto gli occhi di tutti che accadono fatti di assoluta violenza». È l'incipit per affondare il colpo sul clamoroso flop della videosorveglianza: «Con il Pon sicurezza - dice - abbiamo finanziato più di 600 impianti di videosorveglianza, adesso si farà un punto della situazione di quelle funzionanti e non funzionanti, ma questo è un obiettivo che io ho dato al prefetto sul territorio quando ci siamo visti l'altra volta. Quindi spero che ognuno faccia la sua parte». È il prefetto Palomba a finire nel mirino, ma anche qui, dopo il vertice a Palazzo di Governo, la ministra corregge il tiro: «In Prefettura - racconta - abbiamo fatto un punto sulla videosorveglianza perché c'è un problema di manutenzione. Abbiamo preso contatti direttamente con la Tim per cercare di sbloccare una situazione che va avanti da 3-4 mesi. Le telecamere devono funzionare, sono un aiuto per le forze dell'ordine e le attività investigative». Tema sensibilissimo quello della videosorveglianza, trapela dalla Prefettura che per superare i ritardi invece di aspettare i tecnici del ministero è più conveniente fare patti tra Comune e privati sotto l'egida della Prefettura. Il modello è quello che si sta approntando per la Galleria Umberto. E Manfredi è nella sostanza d'accordo: «Siamo pronti - dice il sindaco - a contribuire concretamente per migliorare la videosorveglianza affinché arrivi in tanti altri quartieri della città». È molta la carne a cuocere sotto il Vesuvio sul fronte della criminalità e la Lamorgese - questa la sensazione - ha voluto lanciare segnali forti al mondo napoletano in tutta la sua interezza. «La sicurezza - avverte la ministra - è una precondizione della vita sociale. Quando sento dire bisogna reprimere, quando si arriva alla repressione, è un fallimento delle politiche dello stato civile. Bisogna operare di prevenzione, la repressione ci dev'essere ma dopo aver fatto tutto il possibile a iniziare dalla scuola». E ancora: «La questione delle baby gang è un problema che abbiamo visto a Napoli ma anche in altre realtà. C'è una gioventù che è come se avesse un senso di frustrazione e ha soltanto una motivazione: uscire ed esprimersi con atti violenti. Il Patto educativo firmato qui a Napoli con l'ausilio dell'Ufficio scolastico regionale e delle altre Istituzioni è in vigore da solo un mese e darà i suoi frutti».

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Manfredi alla fine di una giornata estenuante sembra molto più sereno: «Arriveranno la prossima settimana 70 uomini in più che saranno permanenti a Napoli, poi si sta ragionando su ulteriori rinforzi estivi su cui abbiamo avuto rassicurazioni». Il sindaco sul vertice in Prefettura racconta: «Abbiamo fatto un lungo ragionamento su tutti i temi. Stiamo lavorando insieme». Poi l'ex rettore torna alla carica: «C'è la necessità di sensibilizzare il Governo per un investimento sulla polizia municipale, questo presidio rappresenta per Napoli, ma devo dire per tutti i Comuni, un modo per affrontare le tante emergenze che ci sono e anche le situazioni contingenti legate ai fenomeni giovanili nella movida. Questo è un tema che va portato a livello di Governo e ringrazio la ministra Lamorgese per l'impegno che ha preso». 

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