Sicurezza scuole, presidi in protesta
al Da Vinci contro il decreto del Miur

Sicurezza scuole, presidi in protesta al Da Vinci contro il decreto del Miur
di Giuliana Covella
Lunedì 11 Novembre 2019, 16:36
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Sicurezza scuole, presidi in campo contro il decreto del Miur. L’appuntamento è fissato per domani a Napoli, presso la sede del Da Vinci. Forte e chiaro l’appello della dirigente scolastica Franca Principe, che più volte ha invocato di cambiare la legge e definire i decreti attuativi. E al fianco dei dirigenti ci sarà anche l’associazione Arthur, attraverso la voce della presidente e fondatrice Maria Luisa Iavarone, che ha fatto della responsabilità educativa il suo manifesto di pedagogia civile, sostiene la battaglia dei dirigenti scolastici delle scuole italiane vessati da responsabilità civili e penali che non attengono al loro ruolo, ma soprattutto alla capacità di corrispondere in termini di azione di sicurezza concreta e reale.

Lo scorso ottobre una delegazione nutrita di dirigenti scolastici è stata ricevuta dal sottosegretario al Miur, che ha riunito un tavolo per procedere alla proposta di abrogazione del contestato decreto legislativo che pone in capo al dirigente scolastico la responsabilità di “datore di lavoro” pur non essendolo nei fatti. In continuità delle azioni della protesta martedì 12 novembre, alle 10.30, presso l’ITIS Volta di Napoli, in piazza Santa Maria della Fede ( nei pressi di corso Garibaldi), la dirigente scolastica Franca Principe incontrerà i colleghi napoletani.  Sarà per tutti un’importante occasione di confronto e di scambio sui temi della sicurezza e della responsabilità dei capi d’istituto, in uno dei territori più sofferenti sul versante del l’edilizia scolastica e nel rapporto con gli enti locali. “Il mio appoggio ai dirigenti scolastici è pieno – dice Maria Luisa Iavarone – perché loro chiedono l’abrogazione del decreto legislativo 81 del ’98, perché se crolla un tetto ad esempio, i responsabili civili e penali sono i presidi, che però non hanno nessun potere per mettere mano alla ristrutturazione e alla messa in sicurezza di questi edifici scolastici. Per cui la situazione paradossale è che viene data in capo al preside la responsabilità datoriale, senza essere questi nei fatti gli autentici datori di lavoro”.
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