Tifosi violenti, il sindacato di polizia: stufi di essere carne da macello

Tifosi violenti, il sindacato di polizia: stufi di essere carne da macello
Giovedì 10 Dicembre 2015, 12:10
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«Siamo stufi di essere carne da macello. Al Questore - afferma Vincenzo Annunziata Segretario Generale del Siulp Napoli in merito agli scontri della scorsa notte tra tifosi polacchi e napoletani - ironicamente diciamo che al posto del manganello dovremmo forse avere dei regali per rendere omaggio ai professionisti del disordine che si nascondono dietro le bandiere delle squadre di calcio. Loro commettono reati, ci colpiscono, ma non succede mai nulla. Gli scontri continuano come proseguono i feriti della Polizia napoletana».

Continua Annunziata: «Le forze dell'ordine sono arrabbiate e deluse, non vogliamo essere critici e dire che forse qualcosa non ha funzionato ma probabilmente qualcuno deve guardare con più attenzione l'orologio per le disposizioni da impartire e il flusso delle informazioni con chi ha la responsabilità delle decisioni. Comunque ancora una volta tutti i poliziotti di Napoli hanno dimostrato una grande responsabilità e un altissimo senso del dovere. Si parla di circa dieci colleghi feriti che per noi sono eroi silenziosi di quella polizia che ogni giorno soffre per una bassissima retribuzione. Ci aspettiamo da parte di tutti delle decisioni serie».

«La città - ancora Annunziata - va liberata da arroganza, indifferenza e violenza.
Siamo disposti a dare il nostro contributo ma le autorità devono ascoltarci. Ci pareva di aver capito che sarebbero arrivati moltissimi poliziotti a Napoli per l'emergenza criminalità ma questo corposo rinforzo non c'è stato. Per adesso vediamo che per far funzionare l'"opera" dell'atto impatto il Reparto Prevenzione Campania è costretto, spesso, a ridurre a due invece dei tre previsti i poliziotti a pattuglia. Chissà fra poco, forse, utilizzeremo i poliziotti gonfiabili. Ad ogni modo questi teppisti non sono tifosi e non possono condividere gli stessi sogni dei bambini. Ci aspettiamo sanzioni penali per i tutti responsabili».