Sindaco di Napoli, quanti candidati per il 2021: «De Magistris è già isolato»

Sindaco di Napoli, quanti candidati per il 2021: «De Magistris è già isolato»
di Luigi Roano
Sabato 10 Ottobre 2020, 00:00 - Ultimo agg. 22 Marzo, 04:43
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Al momento è una grande ammucchiata nel campo del centrosinistra allargato al M5S la corsa a sindaco di Napoli. Li sono davvero in tanti a contendersi la fascia tricolore, in campo ci sono ministri, deputati, pezzi di società civile e la discussione è apertissima. Con tanti distinguo così come sono tanti i nomi. Si va dalla coppia di ministri targati Pd Vincenzo Amendola e Gaetano Manfredi, per arrivare a Nicola Oddati braccio destro di Nicola Zingaretti e molto vicino al governatore De Luca per arrivare ancora più in profondità. Mentre il centrodestra dà la sensazione di essere in ritardo nella costruzione della candidatura. Da quelle parti sono ancora scottati dalla sconfitta alle regionali con Fi, Fdi e Lega che stanno leccandosi le ferite, ma più di tutto danno la sensazione di non avere un progetto comune. Se non la buona intenzione di pescare nella società civile per cercare di conquistare Palazzo San Giacomo dopo almeno mezzo secolo. «Prima che fare nomi - racconta il parlamentare di Fi Paolo Russo - dobbiamo iniziare a mettere in piedi l’analisi del disastro delle regionali con qualcuno che deve fare autocritica: se non si parte da qui non si va da nessuna parte». Un autentico scossone quello di Russo. Tra le fila sfilacciate degli azzurri c’è il grosso rimpianto che si chiama Catello Maresca, Sostituto alla Procura generale di Napoli che doveva essere lo sfidante di De Luca alle regionali. Una opzione che - se si ritrovasse l’unità - potrebbe essere ancora più intrigante spesa su Napoli. La Lega tiene aperto il progetto Aurelio Tommasetti, docente universitario a Salerno con cattedra in Economia e management. Idee, ma manca il cemento dell’unità. 

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Questo lo stato dell’arte al momento, senza trascurare terzi e quarti poli che potrebbero nascere da un momento all’altro. Il fermento, senza troppi giri di parole, è tutto nel centrosinistra. Restando al Pd proprio Amendola - ministro per i Rapporti con la Ue, è lui che ha in mano la superpratica del Recovery fund - ieri a Radio Crc è intervenuto sulla corsa a Palazzo San Giacomo: «Il prossimo sindaco di Napoli deve avere in testa tutta l’area metropolitana I problemi si risolvono su una scala che va oltre i confini cittadini».

Quindi la stoccata a de Magistris:«Il sindaco uscente si è chiuso in una bolla di parole nel centro città. Napoli è fatta da milioni di persone dell’area metropolitana e la programmazione dei fondi europei si fa su scale più larghe ed economie più vaste come trasporti, piccole e medie imprese e rigenerazione urbana».

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Poi attestati di stima per i dem: «Marco Sarracinoha dimostrato di saper combattere le sfide con serietà. Il partito deve tornare ad essere una comunità perché troppe volte è stato sfilacciato e diviso. Io credo nel partito, il lavoro che bisogna fare è trovare la fiducia tra eletti, territorio e sezioni». Manfredi nell’ultima settimana ha dichiarata di sentirsi contento «di fare il ministro». Oddati è più di un’idea. Dalla direzione provinciale del Pd è spuntato il nome di Nino Daniele, ex assessore alla cultura con de Magistris. Leale con l’ex pm, ma mai contiguo sotto il profilo politico. Sarà per questo schieramento di forze molto pesante dei dem, ma fatto sta che il Presidente della Camera Roberto Fico, fondatore del M5S, interviene su Napoli nello stesso giorno di Amendola: «Occorre volare alto e costruire un progetto all’avanguardia senza pensare che arriverà qualcuno a risolvere i problemi della città». Sta costruendo un suo progetto l’ex sindaco Antonio Bassolino e presto svelerà che direzione vuole prendere. C’è in campo il parlamentare di Iv Gennaro Migliore. Si sa che i renziani quando si tratta di allearsi con il M5S hanno sempre pruriti molto fastidiosi agli occhi. E poi outsider di lusso come Amedeo Manzo, presidente della Bcc, Banca di credito cooperativo. Banchiere e manager che ha dato una mano al Comune per salvare Anm. E come Daniele mai ha politicamente aderito al progetto politico di de Magistris. Profilo della società civile classico, moderato, molto appetito sia nel campo di centrosinistra che nel centrodestra.  

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