Terremoto di Ischia, il commissario Legnini sblocca il condono: parte la ricostruzione

Terremoto di Ischia, il commissario Legnini sblocca il condono: parte la ricostruzione
di Massimo Zivelli
Martedì 31 Maggio 2022, 23:55 - Ultimo agg. 2 Giugno, 08:04
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Sblocco del condono edilizio, semplificazione e velocizzazione degli iter amministrativi, più risorse per gli interventi. L’ordinanza emanata ieri dal commissario nazionale alla ricostruzione post sisma Giovanni Legnini contiene molteplici disposizioni per superare le criticità che hanno ostacolato la ricostruzione nei comuni dell’isola di Ischia colpiti dal sisma del 21 agosto 2017, ed è frutto di un’ampia collaborazione istituzionale, con alcune delle misure di semplificazione adottate in deroga alla normativa vigente. Sarà possibile stipulare accordi con la Soprintendenza e la Regione annuncia che a fine luglio sarà pronta la bozza del piano di ricostruzione. 

Con il parere favorevole del ministero, si sblocca a partire da oggi anche quel “condono ter” che aveva rappresentato motivo di freno per gran parte degli interventi di ricostruzione. Si stabilisce infatti che solo gli abusi che realmente determinano un danno al paesaggio possono essere oggetto di un parere negativo da parte della Soprintendenza, la quale quindi dovrà compiere una valutazione in concreto della compatibilità paesaggistica delle opere, indipendentemente dal tempo della loro realizzazione.

Inoltre, si introduce la distinzione fra abusi minori, “tollerabili” e in ogni caso sanabili, dagli abusi gravi soggetti a condono. Ad alcuni dubbi sull’argomento condono, espressi ancora ieri in sede di conferenza stampa dal vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola e dall’assessore all’urbanistica Bruno Discepolo, il sindaco di Casamicciola Terme Giovan Battista Castagna ha risposto elogiando l’ordinanza del Commissario Legnini «che finalmente delinea un quadro di maggiore equità e legittimità». Ordinanza che disciplina le modalità di approvazione del Piano di ricostruzione da parte della Regione tramite un procedimento partecipato dai Comuni e dai cittadini che preveda il principio di riduzione del consumo del suolo, la definizione delle “unità minime di intervento” (a livello di edifici singoli e aggregati), le eventuali aree di delocalizzazione degli edifici, le prescrizioni e le norme di tutela paesaggistica finalizzate alla ricostruzione, nonché l’eventuale possibilità di procedere alla ricostruzione di edifici privati danneggiati, con il consenso dei proprietari, tramite ricostruzione pubblica mediante appalti. È previsto, comunque, che in assenza di vincoli o impedimenti la ricostruzione può partire subito, attraverso la presentazione della Scia edilizia. E in particolare si velocizzano le pratiche per gli edifici danneggiati dal sisma soggetti a intervento diretto di ricostruzione e che hanno un titolo edilizio riconosciuto. 

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Ci sarà un solo procedimento grazie alla Conferenza speciale dei servizi per condoni, titolo edilizio e concessione del contributo. Basta con le pratiche che viaggiano da un ufficio all’altro, con tempi lunghi e incerti. Tutte le pratiche saranno istruite e decise attraverso due fasi: nella conferenza preliminare si decide sul condono e si danno gli indirizzi per il progetto, nella conferenza decisoria si approvano il progetto e il contributo, erogato direttamente ai professionisti e alle imprese. La Conferenza sarà presieduta dal Commissario o da un suo delegato, e vi parteciperanno il Comune, la Soprintendenza competente, l’Autorità di Distretto, le Direzioni generali della Regione e le Amministrazioni pubbliche competenti, con la possibilità di invitare il progettista incaricato per un confronto.

E non è finita. Aumentano anche le risorse a disposizione e viene disposto l’aumento del costo parametrico del 20% per l’edilizia residenziale e del 25% per le attività produttive, comprensive degli aumenti parziali disposti nei mesi scorsi per far fronte al notevole incremento dei prezzi dei materiali del comparto edile.  

 

Vengono disciplinati il superbonus 110%, gli altri bonus edilizi e il superbonus “rafforzato”. In altri termini sarà possibile, fino al 2025, aggiungere per i costi eccedenti il contributo della ricostruzione anche i bonus edilizi e sarà possibile optare per il superbonus 110% rafforzato, aumentando del 50% i limiti di spesa degli interventi. In tal caso il cittadino può optare alla rinuncia del contributo della ricostruzione a favore di una procedura più spedita. Il complesso di tali misure finanziarie potrà garantire maggiore sicurezza sismica, efficienza energetica e sostenibilità nella ricostruzione. Vengono infine introdotte le anticipazioni del 50% a favore dei professionisti e l’erogazione diretta del contributo sulla base dello stato di avanzamento dei lavori, così come l’obbligo di presentare a mezzo di una semplice scheda, entro il 20 agosto, una manifestazione di volontà a richiedere il contributo della ricostruzione, al fine di poter stimare le risorse finanziarie che saranno necessarie e poter programmare l’intervento.
 

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