Nel testo si ordina che il cambio combustile, contenente quantità di zolfo inferiori allo 0,1 per cento, per entrare e sostare nel porto deve essere eseguito «almeno a due miglia dall'imboccatura del porto e non all'ormeggio»; l'Autorità portuale si riserva la facoltà di effettuare controlli «a campionamento e senza preavviso» per verificare la quantità di zolfo presente nel combustibile qualora vi siano «significative ed evidenti emissioni di fumo»; si ordina inoltre l'adozione di «misure tecniche» finalizzate a «ottimizzare l'utilizzo dei motori principali durante tutte le manovre e dei generatori durante la sosta in porto».
L'Autorità portuale, inoltre, fa proprie le ordinanze in materia di limitazione al traffico veicolare privato varate dal Comune e le estende all'area di propria pertinenza. «Il porto - ha detto il vicesindaco e assessore all'Ambiente del Comune, Raffaele Del Giudice - è insieme con il traffico veicolare ed il riscaldamento uno dei tre principali fattori inquinanti della città.
Ringrazio i rappresentanti dell'Autorità portuale per la collaborazione e il lavoro svolto in grande sinergia che ha permesso la produzione di questo risultato». L'ordinanza prevede infine sanzioni amministrative contro i trasgressori e - come riferito da Del Giudice - «non si escludono ulteriori sanzioni più restrittive».
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