Via alla chiusura del pozzo di Agnano, il vulcanologo: «Non sarà facile»

Via alla chiusura del pozzo di Agnano, il vulcanologo: «Non sarà facile»
di Oscar De Simone
Martedì 14 Luglio 2020, 16:25
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Sono iniziate le operazioni di chiusura del pozzo per le analisi geotermiche su via Scarfoglio ad Agnano. Ricerche che nelle scorse settimane hanno suscitato paure e polemiche da parte della cittadinanza, spaventata per la nuova fumarola generata dalle perforazioni. Una colonna di gas alti diversi metri, oggetto di monitoraggio da parte dell’Osservatorio Vesuviano che ne ha riscontrato una composizione simile a quella delle altre fumarole, presenti in località Solfatara e Pisciarelli. Osservazioni che però non hanno tranquillizzato i residenti – ed i vari esponenti politici – che hanno spinto per l’interruzione dei lavori e l’immediata chiusura della cavità.

«Ho sempre detto – afferma il vulcanologo Giuseppe Mastrolorenzo – che operazioni del genere non potevano essere effettuate nella caldera di Agnano. Uno dei luoghi maggiormente noti e studiati al mondo proprio per la sua composizione vulcanica. Una zona in cui l’equilibrio non dovrebbe mai essere interrotto e dove anche la chiusura di un pozzo non è cosa facile. Non sappiamo ancora quali rischi potrebbero esserci, ma sappiamo che una volta completati i lavori di messa in sicurezza, la cavità dovrà essere monitorata frequentemente».
Un monitoraggio costante insomma che da parte dei cittadini e delle associazioni territoriali sembra già essere iniziato.
 


«Noi rimarremo sempre al fianco dei comitati – dichiara il consigliere regionale dei “Verdi” Francesco Borrelli – e di chi combatte per la sicurezza del proprio territorio. Adesso però vogliamo saperne di più e non ci fermeremo sino a quando non sarà stata fatta chiarezza sulle concessioni e sulle modalità di intervento. Crediamo che sia necessario il supporto dei tecnici che a quanto ci risulta, sono stati estromessi da queste prime fasi di chiusura del pozzo. Non possiamo non essere preoccupati e crediamo che al più presto la procura debba fare luce su questa vicenda. Intanto andremo avanti vigilando sull’area e rimanendo al fianco di chi combatte in prima linea per la sicurezza di tutti».

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