Sorrento, porto-centro in scala mobile: il dono di 50 imprenditori

Sorrento, porto-centro in scala mobile: il dono di 50 imprenditori
di Antonino Pane
Venerdì 2 Settembre 2022, 10:34
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«Non siamo certamente noi a voler mettere le mani sul percorso meccanizzato. Non è mai stata nostra intenzione pensare a un tornaconto. Noi pensiamo unicamente a Sorrento, al suo futuro, ed è per questo che abbiamo deciso di regalare alla città il progetto che, alla luce di tutte le valutazioni tecniche, assolverebbe in modo ottimale al collegamento pedonale tra il centro di Sorrento e il porto di Marina Piccola». Nelle mani del sindaco Massimo Coppola c'è da ieri un incartamento speciale: il «dono» che la Sorinvest, società per azioni cui aderiscono 50 imprenditori sorrentini, ha voluto fare alla città smentendo con i fatti le voci di un interesse a mettere le mani sull'affare. I rendering illustrano l'idea che si vorrebbe realizzare per rendere più veloce e green un collegamento da sempre nota dolente: la strada che collega il porto a piazza Tasso è infatti stretta e ripida, tanto da costringere a manovre laboriose e inquinanti bus e minivan, oltre a costringere i turisti «appiedati» a una lunga e faticosa camminata, in salita o in discesa.

Nata nel luglio 2019 con lo specifico scopo di dare il proprio contributo alla realizzazione del percorso meccanizzato, la Sorinvest propone una soluzione alternativa a quella attualmente al vaglio della Regione, gli ascensori inclinati, suggerendo invece il ricorso alle scale mobili. I motivi li spiega Nello Aponte, presidente della Spa. «In primo luogo - dice Aponte - la capacità di trasporto prevista dal progetto attualmente all'esame, 47-55% rispetto all'utenza potenziale, è del tutto inadeguata rispetto alle necessità della città e impedisce qualsiasi ipotesi di pedonalizzazione o attivazione di Ztl in centro e al porto: di fatto non si apporta alcun contributo effettivo alla riduzione del traffico in città, né si ottimizza la distribuzione dei flussi». Inoltre gli ascensori di grande portata «sono una tecnologia che sta cadendo in disgrazia agli occhi delle persone: provocano claustrofobia, ma soprattutto, dopo l'emergenza Covid, vengono evitati in quanto vissuti come luogo di alta promiscuità con gli estranei». C'è poi la questione dell'incremento di passeggeri sulle vie del mare, soprattutto sui collegamenti con la costiera amalfitana, che ripropongono un ulteriore aumento di traffico. Senza dimenticare «l'ulteriore numero sempre crescente degli utilizzatori delle unità da diporto adibite al noleggio e senza dimenticare, ancora, la particolarità dei flussi da e per il porto che, piuttosto che essere costanti nell'arco della giornata, per gran parte, specie nei periodi di alta stagione, si concentrano in tempi molto ristretti, in concomitanza con le partenze per (e gli arrivi da) Capri».



Partendo da queste osservazioni è nato quindi il progetto Sorinvest, che si basa su una combinazione di una scalinata pedonale e due scale mobili «da utilizzarsi in direzioni opposte, o in un'unica direzione, a seconda della intensità dei flussi, tanto da assicurare un'affluenza continua e costante senza possibilità che si formino code». È previsto anche un solo ascensore inclinato, da utilizzarsi in casi per lo più residuali (utenti a mobilità ridotta e/o con valigie ingombranti). «Siamo pronti a collaborare con il sindaco e con l'intera amministrazione comunale.

Questa è l'unica vera soluzione che consente di chiudere al traffico definitivamente il centro di Sorrento», dice ancora Aponte, ribadendo che il dono del progetto alla Città è stato deciso «al precipuo scopo di fugare ogni dubbio sull'intento non speculativo di Sorinvest e delle finalità per le quali la società è stata costituita, anche, e soprattutto, grazie ai buoni auspici del comandante Gianluigi Aponte». Il collegamento per la Marina Piccola, conclude il presidente della spa, «è e deve restare pubblico. Il tornaconto' (se così lo si vuol definire) che avranno i soci non è altro che il beneficio che avrà l'intera Città dalla realizzazione dell'opera, in termini di migliore vivibilità del Centro storico e, in via generale, di migliore qualità dei servizi offerti ai tanti turisti».

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