«Sos parcheggiatori abusivi»
a Napoli muto il telefono del Comune

«Sos parcheggiatori abusivi» a Napoli muto il telefono del Comune
di Pietro Treccagnoli
Venerdì 13 Gennaio 2017, 00:00 - Ultimo agg. 08:40
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 Siete finiti nelle grinfie di un parcheggiatore abusivo? Avete rifiutato la piccola, ma maledetta, estorsione per trovare un posto alla vostra auto? Avete sotto gli occhi i bravi della giungla urbana che stanno spadroneggiando nella notte? Il Comune da tempo ha annunciato un «sos», un numero a disposizione per voi. Sotto lo slogan «Costruendo una città sicura» l’assessorato alla Sicurezza urbana e alla Polizia municipale, guidato da Alessandra Clemente, ha ripescato un progetto di quattro anni fa, l’ha rispolverato e l’ha rimesso in circolo come una scossa di adrenalina nelle vene dei social network.  Grande comunicazione al passo con i tempi? Magari, forse.




«Il Mattino» ha voluto fare una prova. Ha chiamato il numero del Comune. Va premesso che funziona nei giorni feriali ma fino alle 19 (con abbondante pausa pasto). Sabato mezza giornata. Domenica vi appendete al tram: non è attivo. In verità non si becca nessuno nemmeno durante un normale giorno feriale, negli orari indicati. Forse siamo stati sfortunati, ma per tutta la mattina di ieri abbiamo telefonato allo 081-7952974 e dall’altra parte sempre l’inquietante rumore di linea libera, muta, inesorabilmente muta, inquietantemente muta.

Un «tu-tu» che stroncava ogni residuo di fiducia. Abbiamo insistito, senza pietà, ma senza sollievo. Nel migliore dei casi (una sola volta, in verità), dopo la lunga serie di squilli da «Psycho», la telefonata è stata girata al centralino. Dopo aver spiegato quale numero cercavamo e che cosa volevamo denunciare ci è stato risposto che non se ne sapeva nulla. Peggio di qualsiasi numero verde, di quelli che con il giochetto della selezione dell’interlocutore, portano a sperdere. Da Palazzo San Giacomo risuonava il vuoto che lasciava immaginare scrivanie abbandonate e lunghe file di auto in sosta vietata. Non ci siamo persi d’animo. E abbiamo continuato nella nostra missione nel pomeriggio. Il risultato non è cambiato. Be’, a questo punto la tigna ha preso il sopravvento e si è diventati tecnologici.

 


Armati di cellulare a viva voce, orologio e videocamera abbiamo telefonato e registrato. Alle 16,45, alle 17,45 e alle 18,45, documentando tutto in un video che potete vedere in Rete sul nostro sito: «ilmattino.it». Tre buchi nell’acqua. Niente di niente. Da questa giornata appesa a un filo vien fuori una sfilza di domande supplementari? La più importante è: ma siamo di fronte al solito annuncio, alla politica virtuale che si consuma sul web senza produrre effetti? Una chiacchiera e via? Perché piacerebbe sapere quante segnalazione ci sono state e quali risultati hanno prodotto, ovvero quanti parcheggiatori sono stati individuati e segnalati (per quanto utili possa essere, visti i mucchi di multe non pagati che i padroni dei marciapiedi e delle strisce blu accumulano giorno dopo giorno e non pagano).

C’è anche una mail, alla quale in verità non abbiamo scritto. Piacerebbe, allora, sapere quante denunce sono arrivate in posta elettronica. E soprattutto che cosa si fa quando si incappa in un abusivo fuori dell’orario previsto per le chiamate? Si aspetta il giorno dopo o si smanetta sul touchscreeen una mail inferocita? Magari farebbe bene pure un video, una foto. Anzi è gradita. Tutte domande che abbiamo girato direttamente alla Clemente che un po’ è caduta dal pero, sorprendendosi per prima del telefono muto, ma non si è scoraggiata, anzi ha rilanciato. Innanzitutto le mancate risposte. «Vi ringrazio della segnalazione, non ne ero al corrente. Mi informerò con il Comando della Polizia Urbana che se ne occupa direttamente» ha ribattuto subito.

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