Napoli, lite in famiglia: disabile spara
a moglie e figlio: secondo dramma in 24 ore

Napoli, lite in famiglia: disabile spara a moglie e figlio: secondo dramma in 24 ore
di Mariano Fellico
Giovedì 20 Ottobre 2016, 17:32 - Ultimo agg. 24 Ottobre, 10:02
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Ancora sangue in famiglia a Sant'Antimo. Un uomo di 61 anni Leopoldo Ponticiello, disabile ha imbracciato un fucile da caccia e ha sparato contro suo figlio con un fucile da caccia, al culmine dell'ennesima lite in famiglia. Nella sparatoria è rimasta ferita anche sua moglie che cercava di coprire suo figlio. L'episodio  è avvenuto in via D'annunzio a Sant'Antimo, poco prima delle 17. Ponticiello che, colpito dal morbo di Parkinson dal 2010 è costretto su una sedia a rotelle è stato subito fermato dai carabinieri della Compagnia di Giugliano. Madre e figlio feriti sono stati trasportati presso il pronto soccorso dell'ospedale San Giuliano di Giugliano ma le loro condizioni non destano preoccupazioni.

 La donna, Loredana Angelini 50 anni, per difendere il figlio è rimasta ferita alla mano destra mentre il giovane di 28 anni Andrea Ponticiello, con precedenti per droga, è stato colpito al ginocchio ed al braccio destro ed è stato subito sottoposto dai sanitari dell'ospedale San Giuliano, ad un intervento chirurgico nel tentativo di salvargli l'uso del braccio rimasto spappolato dai colpi del fucile che sembra fosse caricato a pallini. Sembra che Leopoldo Ponticiello abbia sparato, dopo l'ennesima lite con Andrea, l'unico tra i suoi cinque figli a vivere ancora sotto il suo stesso tetto. L'uomo è stato arrestato.

A scatenare la sua ira pare sia stata la condotta scapestrata del figlio, facile, secondo chi lo conosce, a mettersi nei guai. E proprio i carabinieri, durante una perquisizione nell'abitazione, oltre ad aver trovato ben cinque fucili da caccia, regolarmente detenuti, hanno rinvenuto anche otto piantine di marijuana e anche tutto l'occorrente per l'essicazione, una vera piantagione, subito sequestrata dai militari. L'uomo è stato sottoposto ai domiciliari ma presso altri suoi familiari.

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