Ai primi colpi di pistola la gente ha subito pensato ad un agguato di camorra. Fuggi fuggi generale, urla e terrore tra chi, ieri sera, si trovava in via Cristallini, nel quartiere Sanità: invece tutto sarebbe stato scatenato da una lite per motivi legati ad una precedenza stradale.
Ad essere colpiti poco dopo le 21, non lontano da una paninoteca ancora affollata di clienti, sono due stranieri. Un uomo e una donna, entrambi di nazionalità ucraina: i proiettili esplosi dalla pistola impugnata - a quanto emerge dalle prime risultanze - da un automobilista che subito dopo è fuggito, li raggiungono alla gamba e ad una spalla.
Sembra una serata tranquilla alla Sanità.
Ecco perché quel fragore dei colpi esplosi in rapida sequenza disorientano tutti. Sembrano i soliti mortaretti che specie nei quartieri popolari vengono fatti brillare quotidianamente, soprattutto dopo il tramonto: invece sono colpi di pistola, e chi si trova nel tratto di strada interessato dal raid comprende che si tratta di un assalto armato. La paura gela tutti.
Alla fine sotto quei colpi di pistola finiscono un uomo e una donna: lei ha 33 anni, colpita alla gamba, lui - che dai primi accertamenti sembra avere qualche piccolo precedente per reati minori - di anni ne ha 49. Non è nemmeno ancora del tutto chiaro se i due si conoscessero o fossero insieme. Fatto sta che a scatenare la follia, questa è la prima e più accreditata ipotesi investigativa, ci sarebbe un banalissimo litigio per motivi di viabilità.
A Napoli può succedere anche questo: di finire in ospedale (e, come purtroppo è accaduto, anche a perdere la vita) solo per aver incrociato sulla propria strada la persona sbagliata, il prepotente che non esita a farsi giustizia sommaria, magari soltanto per una precedenza stradale.
Soccorsi e trasportati al pronto soccorso dell'ospedale Pellegrini, i due feriti non sarebbero in pericolo di vita. Sul posto immediatamente sono giunte le Volanti della Polizia di Stato e le ambulanze del 118. Indagini a tutto campo, anche se - come detto - una delle piste privilegiate escluderebbe moventi e causali riconducibili alla criminalità organizzata.
Durante la notte gli agenti della Squadra mobile della Questura hanno ascoltato le due vittime e alcuni testimoni presenti sul luogo dell'agguato. L'aggressore, che avrebbe fatto fuoco senza mai scendere da un'auto nella quale non si sa se ci fossero altre persone, subito dopo a folle velocità si è dileguato.
Acquisiti alcuni filmati di impianti di videosorveglianza pubblica e privata della zona: la scansione di quei fotogrammi potrebbe rivelarsi utile a ricostruire l'esatta dinamica del raid e a individuare l'aggressore armato.