Spostamenti e viaggi, i grandi hotel di Napoli pronti: «Vaccini, fiere e stop Tari per salvare l'estate»

Spostamenti e viaggi, i grandi hotel di Napoli pronti: «Vaccini, fiere e stop Tari per salvare l'estate»
di Valerio Iuliano
Martedì 4 Maggio 2021, 10:00
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La ripartenza sarà complicata, ma la partita è aperta. Dal mese di giugno gli alberghi proveranno a recuperare gradualmente le perdite accumulate da marzo 2020 ad oggi, anche se per tornare ai livelli pre-Covid bisognerà attendere almeno il 2022. I segnali non sono del tutto confortanti, ma una luce in fondo al tunnel si intravede. Nelle prossime settimane riprenderanno le attività delle grandi strutture ancora chiuse. È prevista per il 20 maggio la riapertura del Royal ed entro fine mese quella dell'Hotel Vesuvio. 

«Se consideriamo solo i dati attuali - spiega Costanzo Jannotti Pecci, amministratore unico del gruppo Palazzo Caracciolo - il quadro non è incoraggiante, perché le prenotazioni sono pochissime.

Ma la situazione di incertezza fa si che le persone prenotino all'ultimo minuto e quindi la speranza è che questo accada anche a giugno, a patto che la vaccinazione vada avanti con numeri importanti. Qualche segnale positivo ce l'abbiamo per i grandi alberghi, dove si lavora con i tour operator di rilievo. Per quanto ci riguarda, l'Hotel Britannique è aperto, Palazzo Caracciolo ancora no. Dovrebbe riaprire a fine mese ma non è sicuro». Per Jannotti Pecci «l'Italia è in ritardo dal punto di vista della comunicazione verso l'esterno. Negli altri paesi - Grecia, Francia e Spagna in primis - la promozione è già partita da tempo. Non mi risulta che da noi stia accadendo la stessa cosa, dove ci sono competenze frazionate tra Stato e Regioni, con 20 politiche turistiche differenti, in città sarà determinante il ritorno dei nordamericani». 

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Il presidente di Federalberghi Napoli Antonio Izzo sottolinea anche altri aspetti. «Il comparto ha bisogno che la pressione fiscale venga alleggerita. Dopo numerose richieste, abbiamo avuto notizia del rinvio di un mese della scadenza della Tari. Speriamo che il rinvio possa essere utile anche per introdurre delle riduzioni dell'imposta visto che la maggior parte degli alberghi in questi mesi è stata chiusa o ha lavorato poco e, di conseguenza, non ha praticamente prodotto rifiuti. Oggi ci stiamo organizzando anche per far effettuare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti da privati. Ciò permetterebbe un importante risparmio per le aziende alberghiere, ma nel decreto ci sono paletti, come il vincolo di un contratto almeno di 5 anni, che ne rendono difficile l'applicazione. Per il settore - prosegue Izzo - conterà molto anche la ripartenza del mondo congressuale. Aprire il primo luglio vuol dire far saltare numerosi eventi in uno dei periodi migliori dell'anno, ovvero il mese di giugno. Sarebbe opportuno intervenire, ad esempio, permettendo l'organizzazione di eventi per chi rispetti determinati requisiti di sicurezza sanitari, magari con l'utilizzo del green pass, a partire già dal prossimo mese». Sabato scorso gli albergatori partenopei hanno incontrato il ministro del Turismo Garavaglia, per illustrargli le difficoltà del settore. Adele Pignata, azionista dell'Hotel Santa Lucia e dell'Oriente, spiega: «In questa fase di ripartenza dobbiamo concentrarci sulla promozione del territorio oltre che sulla sicurezza. Per questo, con Federalberghi di cui sono vicepresidente, stiamo stilando protocolli di intesa con importanti laboratori di analisi per proporre, ai nostri ospiti, tamponi a prezzi vantaggiosi e con tempi di risposta rapidi. Un modo per semplificare la fase di ripartenza soprattutto per chi dovrà utilizzare l'aereo. Nello stesso tempo dobbiamo rinforzare l'attività di promozione della città sul web e sui canali social. I nostri competitor - in particolare Spagna, Grecia e Turchia - vanno verso il tutto esaurito mentre noi siamo ancora fermi. Dobbiamo lavorare anche per rendere Napoli una località di mare. È una risorsa poco sfruttata. Ci auguriamo che, anche con le risorse del Recovery Fund, sarà possibile realizzare progetti importanti su tutta la costa per creare posti di lavoro». 

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