Stop Plebiscito, Comune spiazzato dal blitz: rischio lungo stop

Stop Plebiscito, Comune spiazzato dal blitz: rischio lungo stop
di Pierluigi Frattasi
Martedì 23 Ottobre 2018, 10:41
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Il blocco a sorpresa del ministero dei Beni Culturali alle grate del metrò in piazza del Plebiscito equivale a un vero e proprio terremoto sui lavori che ha scatenato il caos tra tecnici e dirigenti nell’incertezza di quello che la decisione del Governo potrà comportare. Il Mibac ha fermato tutto nell’attesa di ulteriori approfondimenti. Al Comune, invece, si attende di leggere la lettera del Governo per capire quali siano le motivazioni che hanno consentito di cancellare il parere rilasciato dal Soprintendente Luciano Garella il 21 marzo scorso. Un via libera, anche quello, solo provvisorio e con prescrizioni, che rimandava ad un tavolo tecnico la decisione definitiva sull’estetica e sul materiale delle grate che sorgeranno sul lato destro dell’emiciclo. Oggi riunione a Palazzo San Giacomo. Nell’attesa della decisione del Comune, rischiano di restare in stand by anche le società incaricate dell’opera Ansaldo Sts e Metropolitana di Napoli, che ieri non hanno rilasciato dichiarazioni.  
«È chiaro - trapela intanto dal Municipio - che senza un parere obbligatorio ai lavori, questi non possono procedere: un cantiere può partire solo se ci sono tutte le autorizzazioni propedeutiche». L’unica cosa certa, quindi, al momento, sono i ritardi che si accumuleranno sulla tabella di marcia. I lavori per la camera di ventilazione dovrebbero durare 14 mesi e concludersi entro dicembre 2019. Non solo. Senza il completamento della camera di ventilazione non potrà essere attivata la circolazione nemmeno sul resto della tratta. I treni, quindi, resteranno fermi in deposito.
IL PARERE
Ma cosa diceva il documento della Sovrintendenza? «Si ritiene che le opere siano compatibili in rapporto alle vigenti norme sulla tutela dei beni culturali». L’ufficio territoriale del ministero, quindi, scendeva nel dettaglio, valutando anche «sotto il profilo della tutela archeologica che il progetto della camera riutilizza il manufatto preesistente dell’ex Ltr ’90, approfondendolo all’interno del banco tufaceo, mentre è previsto un nuovo scavo in galleria con macchina Tbm-Epb di collegamento tra la camera di ventilazione e il tratto di galleria localizzato tra la stazione di piazza Santa Maria degli Angeli e quella di piazza Municipio». Uno scavo, precisava il parere, che «intercetta il banco tufaceo a quote in cui non risultano resti di interesse archeologico». Quindi, venivano elencate una serie di prescrizioni sulle griglie di areazione e sul tombino di accesso per i vigili del fuoco: «Si richiede che non emergano ma siano in continuità con la quota della pavimentazione della piazza». «L’autorizzazione - concludeva il parere - deve intendersi a carattere provvisorio, poiché durante l’esecuzione delle opere potranno venire dettate le prescrizioni e indicazioni che si rendessero necessarie anche a seguito di scoperte e rinvenimenti in cantiere».
LE PROSPETTIVE
Cosa succederà adesso? Il primo passo sarà la lettura degli atti da parte dei tecnici del Comune. Solo dopo aver conosciuto le motivazioni potranno partire gli atti amministrativi verso le imprese esecutrici dell’opera. Anche se è difficile che in una situazione così ingarbugliata possano tornare gli operai in cantieri oggi. I lavori, comunque, al momento, sono ancora in una fase iniziale. Da quando sono partiti, a fine novembre, si è fatta solo la cantierizzazione. Ma il grosso degli interventi, che prevede l’apertura di un pozzo di 20 metri, dove ci sono già i locali dell’ex Ltr e lo scavo ex novo di un tunnel di 100 metri verso via Chiaia, sono ancora da fare. «A 7 giorni dalla lettera inviata al ministro Bonisoli - commenta Nino Simeone, presidente commissione Trasporti - abbiamo avuto una risposta chiara e precisa. Avevamo ragione, piazza del Plebiscito non si tocca. Adesso ci aspettiamo soluzioni alternative immediate. Si rimetta a posto la piazza e la si restituisca alla città».
LE GRIGLIE
La tratta della Linea 6 Mergellina-Municipio comprende 3,3 km con 5 stazioni Mergellina, Arco Mirelli, San Pasquale, Chiaia e Municipio e 4 camere di ventilazione, che sorgono tra una stazione e l’altra. Sulla Riviera di Chiaia c’è quella di piazza Vittoria. Mentre tre griglie sono presenti già a viale Augusto. I tempi del cantiere Plebiscito sono ancora lunghi. L’apertura del pozzo e del tunnel richiederà 5-6 mesi. Altri 3 mesi per i consolidamenti e 4 mesi per le strutture interne. Solo alla fine si metterà mano alle finiture superficiali e alle griglie.
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