Strumenti musicali rubati, fondi alla scuola Nazareth di Napoli: cerimonia al San Carlo

Strumenti musicali rubati, fondi alla scuola Nazareth di Napoli: cerimonia al San Carlo
di Giovanni Chianelli
Mercoledì 9 Marzo 2022, 08:34
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Oggi il teatro San Carlo ha degli spettatori speciali. Sono 200, giovanissimi, tra i 7 e i 13 anni, e indossano tutti una t-shirt bianca con la scritta Ridiamo fiato alla banda degli affiatati. Sono gli allievi del Nazareth Musto della zona ospedaliera, la scuola in cui a inizio febbraio furono rubati 54 strumenti musicali che dovevano servire al progetto richiamato nella maglia, La banda degli affiatati. Lo stesso istituto comprensivo che è diventato, in un mese, oggetto di solidarietà da Napoli al resto d'Italia, con una catena di beneficenza nata su impulso de Il Mattino e raccolta subito dal San Carlo, poi estesa rapidamente ad altre istituzioni cittadine, musicali e non, e a cittadini comuni. In nemmeno 30 giorni sono stati raccolti e superati i 6mila euro utili a riacquistare gli strumenti, la cifra è stata praticamente raddoppiata dalle donazioni e servirà alla scuola per implementare la propria dotazione musicale con casse, amplificatori, leggii, «così che da una brutta storia ne nasca una nuova, diversa, che non si conclude con la riappropriazione degli strumenti ma trasformi il nostro istituto in un presidio permanente di musica e legalità» dice la dirigente del Nazareth Musto Carmela Libertino.


Oggi è in prima fila a raccogliere la donazione simbolica che avviene, ufficialmente, nel foyer del Massimo napoletano alle 16.30, alla presenza del sovrintendente del teatro Stèphane Lissner e del direttore generale Emmanuela Spedaliere, protagonisti della raccolta, e di Federico Monga, direttore del Mattino che ha lanciato l'iniziativa, oltre che degli altri fautori della gara di solidarietà tra cui il presidente della Camera di commercio Ciro Fiola e il vicesindaco Mia Filippone in rappresentanza del Comune di Napoli.
Una piccola festa che precede lo spettacolo a cui assistono i ragazzi dell'istituto, sul palcoscenico il balletto del San Carlo diretto da Clotilde Vayer in un dittico, I maestri del XX secolo, che include due coreografie novecentesche: Concerto di Kenneth MacMillan, e Tema e Variazioni di George Balanchine.

Spiega Libertino: «Eravamo già stati invitati dai responsabili del teatro ad assistere alla prova generale di Aida il cui incasso sarebbe stato devoluto alla nostra causa, ma avremmo tolto spazio al pubblico che comprava i biglietti e perciò è sembrato più opportuno, anche per il tipo di spettacolo più accessibile ai giovani, optare per il balletto».

In sala ci sono anche i docenti responsabili del progetto La banda degli affiatati, Maria Rosaria Tarallo e Giovanni D'Arienzo: «I due professori mi stanno raccontando l'evolversi della dinamica tra gli studenti, prima la delusione per il furto e il timore che il progetto si sarebbe bloccato, poi la sorpresa alla notizia che la città si stava mobilitando per loro, infine la gioia di ritrovare trombe e clarinetti, sax e violini che useranno a fine anno per il loro concerto» dice ancora. «Questa vicenda ha consentito un ampliamento dell'iniziativa, il conservatorio di Napoli San Pietro a Majella si è offerto di seguire l'esibizione di fine anno in prima persona, con i suoi maestri». La dirigente ha ricordato la partecipazione di altre realtà, come l'associazione Alessandro Scarlatti che ha contribuito con mille euro o il gruppo farmaceutico Petrone che ha acquistato alcuni degli strumenti rubati. «E altre donazioni private che pure danno grande gioia: dal tabaccaio vicino scuola, che ha offerto una somma, alla signora di Milano che ha inviato il violino della figlia. Commoventi, voglio tornare a ringraziare tutti quelli che hanno contribuito».
 

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