Studenti napoletani, il Politecnico di Torino precisa: finale europea ad Alicante, non Boston

Studenti napoletani, il Politecnico di Torino precisa: finale europea ad Alicante, non Boston
Giovedì 15 Novembre 2018, 17:09 - Ultimo agg. 17:24
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 I vincitori di 'Zero Robotics', edizione 2018, «non sono ancora stati decretati» e la finale per le squadre europee si svolgerà «ad Alicante, in Spagna, e non al Mit di Boston». Lo precisa il Politecnico di Torino, coordinatore del torneo europeo, in merito alla gara di solidarietà per far partecipare gli studenti dell'Istituto Righi di Napoli alla finale. «Le 84 squadre in classifica sono ancora in gara - precisa l'Ateneo - non è possibile sapere ora chi parteciperà alla finale o ancor meno chi vincerà». 

Zero Robotics è un torneo tra studenti delle scuole superiori di tutto il mondo che si sfidano, suddivisi in tre aree geografiche - Europa + Federazione Russa, Americhe, Australia - nella programmazione degli Spheres, piccoli satelliti sferici ospitati all'interno della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Il torneo di quest'anno - precisa ancora il Politecnico di Torino - è ancora alle fasi iniziali e la classifica viene aggiornata in tempo reale seguendo i risultati dei successivi step della gara, fino alle fasi finali; i vincitori saranno decretati a metà gennaio 2019.

La finale vera e propria della competizione internazionale si svolge per tutti i partecipanti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, in orbita terrestre; le finali vengono però trasmesse in diretta e tutti i concorrenti possono assistere da terra alle prove della gara in tre location definite: per le squadre europee e russe la finale di quest'anno è prevista ad Alicante (Spagna), per gli americani al MIT di Boston e a Sidney per l'Australia. «C'è la possibilità di assistere alle finali anche dalla sede del MIT, dove si svolge la finale a terra per le squadre americane, cosa che in passato alcune scuole anche italiane hanno fatto su base puramente volontaristica - conclude il Politecnico - e reperendo autonomamente i fondi, in modo indipendente rispetto al concorso Zero Robotics».

«Qualcuno ha scritto cose imprecise, e poi si è scatenato un meccanismo frenetico. Resta il fatto che i nostri ragazzi sono in una posizione di classifica che li rende sicuri al 90 per cento di andare in finale, come del resto è avvenuto negli ultimi quattro anni, e che il loro sogno è poterla disputare in un luogo simbolo come il Mit di Boston, anziché ad Alicante». Vittoria Rinaldi, preside dell'istituto Righi di Napoli, è amareggiata per aver letto su qualche sito web che la vicenda della gara di solidarietà per consentire il viaggio negli Usa degli studenti napoletani sarebbe frutto di una «bufala». «I ragazzi, i docenti e io abbiamo sempre spiegato come stavano le cose. Se poi nei titoli qualche media ha sintetizzato troppo dandoci già in finale, obiettivo che sarà ufficializzato solo dopo aver superato lo step di dicembre, non è certo colpa nostra». Già ieri sera i ragazzi - accorgendosi che sul web qualcuno raccontava in modo impreciso il loro appello - avevano chiarito su Fb di non essere già approdati alla finale.
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