Stupro nella stazione Circum, il giudice convalida i tre arresti: «Ragazza attendibile, violenza bestiale»

Stupro nella stazione Circum, il giudice convalida i tre arresti: «Ragazza attendibile, violenza bestiale»
di Leandro Del Gaudio
Sabato 9 Marzo 2019, 12:00 - Ultimo agg. 14:23
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Una versione «credibile», ritenuta «attendibile», per altro riscontrata anche dalla «bestiale violenza subita da quella ragazza». Sono le conclusioni che spingono il giudice Valeria Montesarchio ad accogliere la richiesta di convalida degli arresti dei tre indagati per la violenza sessuale consumata nella stazione circum di San Giorgio a Cremano. Non sono stati convincenti, i tre giovani presunti aggressori. Niente sconti, né soluzioni alternative rispetto al carcere. Restano in cella, in quanto ritenuti responsabili di una violenza di gruppo, per altro perpetrata nei confronti di una ragazza fragile, incapace di divincolarsi (dalla minorata capacità difensiva). Giornata lunga, scandita dai tre interrogatori in cella degli indagati.
 
Hanno ripetuto grosso modo quanto avevano spiegato nelle ore immediatamente successive agli arresti agli uomini del commissariato (alla guida del primo dirigente Pasquale Toscano) e agli stessi pm della Procura di Napoli. In sintesi, Alessandro Sbrescia, Raffaele Borrelli, Antonio Cozzolino, (difesi dai penalisti Eduardo Izzo, Massimo Natale e Antonio De Santis) hanno ammesso di aver consumato un rapporto sessuale con la ragazza 24enne di Portici, negando però la violenza. Hanno ribadito il carattere consenziente del rapporto, in una ricostruzione che però non ha convinto il giudice per le indagini preliminari. E non c'è solo la versione della ragazza, che ha raccontato di essere stata costretta a subire gli atti sessuali - a turno - dei tre aggressori, ma anche altri aspetti che hanno un carattere obiettivo: il luogo in cui è stato consumato il rapporto, lì nel vano ascensore della circum, ma anche alcuni frame delle immagini ricavate dalle telecamere.

Ma torniamo alle indagini condotte dalla Procura di Napoli. Inchiesta del pm Cristina Curatoli, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Raffaello Falcone, capo del pool reati contro le fasce deboli, in questi giorni sono stati ascoltati alcuni testimoni, nel tentativo di ricostruire quanto avvenuto all'interno della stazione della circumvesuviana dello scalo di San Giorgio a Cremano. Assistita dal penalista Maurizio Capozzo, ieri pomeriggio anche la 24enne di Portici era attesa in Procura, ma l'audizione è stata aggiornata alla prossima settimana, di fronte alla lunghezza degli interrogatori resi dinanzi al gip dai tre indagati. Ci sarà un nuovo appuntamento da fissare per la prossima settimana, tanto per cristallizzare un racconto iniziato poche ore dopo la violenza subita dinanzi ai poliziotti.

Un'inchiesta che punta a fare chiarezza anche su quanto avvenuto alcuni giorni prima dello stupro, sempre lì in stazione: un approccio molesto da parte del branco (composto da almeno sei persone), che costrinse la ragazza di Portici a sfuggire a un vero e proprio inseguimento. Un branco di sei o sette elementi (tra i quali sono stati riconosciuti i tre aggressori finiti in cella), sul quale ora sono in corso verifiche da parte dei poliziotti di San Giorgio e degli uomini della squadra mobile.
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