Stupro nel ristorante a Sorrento, pista choc: altre ragazze drogate e abusate

Stupro nel ristorante a Sorrento, pista choc: altre ragazze drogate e abusate
di Ciriaco M. Viggiano
Venerdì 7 Dicembre 2018, 08:31 - Ultimo agg. 09:51
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Silenzio. Nemmeno una parola. Davanti al magistrato, che ieri gli ha fatto visita nel carcere di Poggioreale per l'interrogatorio di garanzia, Mario Pepe ha scelto di non parlare. Troppo delicata l'inchiesta che lo vede indagato per violenza sessuale ai danni di una 22enne sorrentina e per traffico di stupefacenti. Troppo pesanti le valutazioni sulla base delle quali, non più tardi di martedì scorso, la polizia ha arrestato lui e la sua amica Chiara Esposito. E così il 56enne ristoratore, assistito dagli avvocati Danilo Di Maio e Giuseppe Esposito, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Intanto proseguono le indagini sui presunti incontri a base di sesso e cocaina che si sarebbero svolti all'interno del suo locale. La vicenda è ormai nota. Il 12 ottobre 2016 Pepe, con la complicità della Esposito, avrebbe narcotizzato la vittima facendole bere vino adulterato con la cosiddetta «droga da stupro», dopodiché avrebbe abusato di lei: attimi documentati con fotografie che Pepe avrebbe persino mostrato ad alcuni conoscenti.
 
Per ricostruire l'accaduto gli investigatori hanno lavorato per due anni tra intercettazioni telefoniche, sequestri e pedinamenti. L'indagine, però, non è chiusa. Magistrati e forze dell'ordine lavorano per individuare il canale attraverso il quale Pepe si sarebbe rifornito di Ghb, la sostanza utilizzata per narcotizzare la vittima, tanto da vantarsi di essere tra i pochi ad averla sempre a disposizione. A procurargliela era lo stesso pusher di Torre Annunziata che, stando a quanto emerge dalle trascrizioni delle conversazioni telefoniche, quasi quotidianamente gli avrebbe recapitato la cocaina al ristorante o fin sotto la sua casa di Meta servendosi di una fitta rete di «collaboratori».

Non finisce qui. Dalla lettura dell'ordinanza cautelare sulla base della quale Pepe ed Esposito sono stati arrestati, infatti, emergono altri particolari inquietanti. Davanti alla vittima, priva di sensi e completamente nuda sul bancone del ristorante al termine della (presunta) violenza, il 56enne e la sua amica sarebbero stati presi dal panico e avrebbero persino litigato. A quel punto Esposito si sarebbe rivolta a Pepe dicendo: «Ti avevo avvisato, sapevo che sarebbe finita come con quell'altra ragazza». Di chi si tratta? Prima della 22enne di Sorrento, anche altre giovani erano state narcotizzate e violentate nel ristorante a pochi metri dalla centralissima piazza Tasso? Utili a chiarire questo aspetto potranno essere le dichiarazioni di una giovane che in passato ha lavorato nel ristorante di Pepe. Davanti ai poliziotti la ragazza ha affermato di essere rimasta «oltremodo basita» per via alcune confidenze fattele dal ristoratore. Un esempio? I rapporti sessuali che quest'ultimo avrebbe avuto con una minorenne in cambio di «regali e soldi extra». Ipotesi agghiaccianti sulle quali saranno magistrati e forze dell'ordine a fare chiarezza.
 
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