Stupro al Fauno, torna in carcere
solo uno dei due ragazzi

Stupro al Fauno, torna in carcere solo uno dei due ragazzi
di Dario Sautto
Sabato 18 Gennaio 2020, 08:21
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Stuprarono una giovane turista americana: ricorso in Cassazione respinto, sono definitive le condanne per due giovani della «Caserta bene». Uno andrà in carcere. Avevano ottenuto sconti di pena in Appello, ma per Riccardo Capece e Francesco Franchini adesso la condanna è diventata definitiva.

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Era la notte tra il 27 e il 28 luglio del 2015, quando i due giovani casertani in vacanza a Massa Lubrense violentarono una turista di New York oggi 30enne, all'interno della toilette della discoteca Il Fauno, noto locale della centralissima piazza Tasso, a Sorrento. Per Capece è arrivata la condanna a due anni di reclusione, con un notevole sconto per aver risarcito la vittima e il beneficio della sospensione della pena. Franchini, invece, aveva provato a beneficiare della sospensione in virtù del risarcimento fornito alla parte civile (costituita a processo con l'avvocato Gennaro Ausiello), ma il ricorso è stato respinto e dovrà andare in carcere per scontare il residuo di pena sui due anni e nove mesi di reclusione complessivi. A pesare sulla posizione dell'ex calciatore del Gladiator c'erano il ruolo «principale» svolto nella vicenda e una precedente denuncia di una ragazza in provincia di Latina.

La vittima si è presentata due volte in aula durante il processo, grazie ai contatti con il consolato americano a Napoli. La giovane vive a Brooklyn e aveva trascorso una parte delle vacanze estive del 2015 in giro per il Mediterraneo, con una tappa a Sorrento. Lì aveva incontrato i due giovani casertani che l'hanno violentata all'interno del bagno del Fauno. Due chiacchiere e un drink erano stati il pretesto per la violenza sessuale. Il castello accusatorio fu ricostruito dall'allora pm della procura di Torre Annunziata, Mariangela Magariello, che aveva coordinato le indagini dei carabinieri di Sorrento. Due le violenza subite dalla giovane: la prima, solitaria, da parte di Franchini e la seconda di gruppo, imposta dal giovane per «soddisfare» anche l'amico Capece. Le telecamere del locale hanno filmato Franchini che baciava la ragazza e la trascinava con forza all'interno del bagne, dove si è poi consumato un rapporto contro la volontà della giovane. Corsa fuori alla ricerca di aiuto, la ragazza ha raccontato di non aver trovato appoggio dai responsabili del locale, che avevano minimizzato l'accaduto, mentre un'amica urlava chiedendo il loro intervento. Poco dopo, la seconda aggressione, con la giovane trascinata nuovamente nella toilette, stavolta per «soddisfare» anche Capece. A quel punto, le due ragazze riuscirono ad allontanarsi dal locale e denunciarono i fatti alle forze dell'ordine.

I numerosi frame recuperati dai filmati registrati nell'antibagno del Fauno hanno rappresentato delle prove schiaccianti contro i due giovani casertani, che hanno trascorso diversi mesi tra il carcere e i domiciliari. Durante i tre gradi di giudizio, però, i due giovani non hanno mai veramente ammesso di aver violentato la giovane turista americana, parlando sempre di «rapporti consenzienti», in una serata molto «alcolica» a base di vino, birra e tequila.

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