Sul tetto dell’edificio che guarda verso le aule della scuola sale un uomo armato di pistola, inizia a urlare e a minacciare studenti e professori. Nell’istituto chi si accorge subito dell’evento lancia l’allarme: c’è paura, gli studenti delle aule che affacciano verso il pericolo si allontanano dalle aule, parte immediatamente una chiamata di soccorso alla polizia anche se, nel frattempo, l’uomo ha smesso di lanciare insulti e minacce ed è andato via.
Verrà individuato, e fermato, poco dopo dalla polizia mentre esce dal palazzo.
La vicenda si è verificata lunedì mattina ma è venuta fuori solo quando le assurde immagini di quei momenti sono state diffuse via social. È stato il parlamentare di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, a lanciare sui suoi social il video girato da uno degli studenti e inviato dalla mamma di un’alunna, preoccupata, che ha chiesto un intervento per garantire maggior tutela nelle scuole: «Abbiamo allertato le forze dell’ordine e richiesto la massima attenzione - ha spiegato Borrelli -. Dopo la vicenda della Guarano di Melito, dove un professore è stato accoltellato ed ucciso dal bidello, è il caso di non prendere mai più sotto gamba certe questioni. Serve aumentare il livello di sicurezza prima che si verifichino incidenti o, peggio ancora, tragedie». Il video dura pochi secondi, il tempo che si è concesso lo studente per riprendere la scena prima di mettersi in salvo, mostra un uomo alto, scalzo, cappellino calato sulla testa, che si avvicina, minaccioso, al bordo del terrazzo e solleva l’arma puntandola verso le finestre della scuola. Non c’è audio ma si intuisce che sta urlando qualcosa. I testimoni spiegano che si trattava di insulti e minacce rivolti a tutti, dai docenti agli studenti.
Pare che l’episodio rappresenti la degenerazione di una lite scaturita per futili motivi tra l’uomo e alcuni studenti dell’istituto Galiani. La stessa persona a metà della scorsa settimana si era resa protagonista di un altro evento violento: aveva gettato a terra molti dei ciclomotori dei ragazzi della scuola urlando frasi violente e arrivando a minacciare di morte la vicepreside dell’istituto che aveva tentato di intervenire. A quella vicenda di mercoledì scorso non era stata data particolare importanza: sembrava uno dei tanti momenti di assurda violenza che vengono vissuti in contesti difficili. Ovviamente nessuno avrebbe immaginato un’evoluzione come quella che s’è manifestata lunedì mattina.
Quando dalla scuola è stato lanciato l’allarme, sul posto è rapidamente giunta la polizia. Sono stati gli agenti del commissariato San Carlo Arena a correre verso l’ingresso del palazzo della traversa di via Filippo Maria Briganti che ha accesso alla terrazza sulla quale era stato segnalato l’uomo armato. Una volta all’interno del palazzo, i poliziotto hanno intercettato l’uomo mentre stava lasciando il suo appartamento. All’interno della casa hanno trovato anche la pistola che si è rivelata un’arma a salve alla quale era stato rimosso il tappo rosso. Gli agenti hanno rapidamente appurato che proprio quell’uomo, un 44enne con precedenti di polizia, era stato già autore delle minacce alla vicepreside dell’istituto Galiani e del danneggiamento degli scooter degli studenti avvenuto la settimana scorsa. Nei confronti dell’uomo è stata presentata una denuncia «per minacce aggravate, interruzione di pubblico servizio e invasione di terreni o edifici». La polizia ha anche accertato che l’uomo aveva abusivamente occupato l’appartamento nel quale viveva e dal quale sono partite le minacce verso la scuola.
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