Il tabaccaio bersagliato di rapine:
c'è più attenzione, non voglio armi

Il tabaccaio bersagliato di rapine: c'è più attenzione, non voglio armi
Martedì 5 Marzo 2019, 17:16
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Dodici rapine in 3 anni, in media 4 l'anno, con una perdita di fatturato intorno ai 150 mila euro tra mancati incassi e furto di contanti. È la storia di Maurizio Invigorito, 37 anni, titolare di una tabaccheria di Afragola, in provincia di Napoli, che il mese scorso ha ricevuto la visita del vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini, recatosi in questo comune bersagliato dalla criminalità.

Invigorito, nonostante tutto va avanti con i suoi familiari nella sua attività e, a un mese mezzo dalla visita di Salvini, dichiara all'Adnkronos che «qualcosa sta cambiando. Siamo a stretto contatto con le forze dell'ordine, i Carabinieri passano spesso in tabaccheria e chiedono i documenti ai clienti, nessuno protesta. Anzi, sono e siamo rincuorati dall'attenzione che c'è. Ora però l'importante è tenere i riflettori accesi».

Quanto all'allargamento delle maglie sulla legittima difesa, in merito all'utilizzo delle armi per la difesa personale, come prevede il ddl, da oggi in discussione nell'aula di Montecitorio, l'imprenditore di Afragola ribadisce la sua posizione, «sono un obiettore di coscienza non potrei mai avere il coraggio di sparare, non avrò mai un'arma - sostiene - altrimenti mi sarei arruolato nelle forze dell'ordine». 
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