Napoli. Tagli alla sanità, Casapound protesta con le lenzuola insanguinate

Napoli. Tagli alla sanità, Casapound protesta con le lenzuola insanguinate
di Nico Falco
Lunedì 11 Aprile 2016, 14:27
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Lenzuola macchiate di "sangue" e striscioni su cui si legge “Basta tagli alla sanità, Napoli sanguina”. E’ la protesta firmata CasaPound contro i tagli previsti dal piano di riordino ospedaliero e inscenata a Napoli davanti ai presidi del Santobono Pausillipon, del Cardarelli, del Policlinico, del Pellegrini e del San Gennaro.
 

“Sono sempre più reali ipotesi di declassamento e ridimensionamento di diversi poli ospedalieri napoletani, - si legge nella nota diffusa, - la necessità di adeguare la rete ospedaliera campana ai nuovi standard prescritti dalla normativa nazionale (decreto ministeriale 70 del 2015 e dalla Legge di Stabilità 2016, se da un lato prevede l’apertura dell’Ospedale del Mare, con assunzioni e creazione di nuovi posti letti, dall’altro ha in programma la chiusura di due ospedali napoletani, l’Annunziata e il San Gennaro, presidi che già riversano in condizioni precarie, e che a stento riescono a garantire assistenza ai cittadini dei quartieri a rischio quali Forcella e Sanità; resterebbero aperti ma con un pesante ridimensionamento gli ospedali Ascalesi e Santa Maria degli Incurabili; per il Cardarelli invece è prevista la riduzione di 50 posti letto, e lo stesso numero di posti letto sarà tolto all’Azienda dei Colli che comprende gli ospedali Monaldi, Cotugno e Cto”.

Nella sanità pubblica napoletana, che negli ultimi anni ha dovuto far fronte a un buco di oltre un miliardo di euro per la sola Asl Na1, è in atto un processo di riordino che comprende, nell’ottica di una gestione migliorata delle spese, anche la riorganizzazione di numerosi reparti e, in alcuni casi, di interi ospedali. Una bufera che potrebbe ridisegnare l’intero settore, anche a discapito di presidi che fino ad ora hanno costituito dei poli di eccellenza e che potrebbero, con le nuove linee guida, andare incontro a tagli che finirebbero, questo il timore di molti cittadini, con l’influire negativamente sulla qualità dell’assistenza.

“Gli ospedali napoletani, - chiosa in aspra polemica il comunicato di Casapound, - avrebbero tutte le potenzialità per essere il fiore all’occhiello della sanità nazionale, ma mentre i politici e gli amministratori giocano a monopoli con i tagli alla sanità, i cittadini napoletani sanguinano: muoiono per davvero”. 
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