Tagliano i rovi e li abbandonano:
nella biblioteca si studia tra gli sterpi

Tagliano i rovi e li abbandonano: nella biblioteca si studia tra gli sterpi
di Alessandro Bottone
Mercoledì 26 Giugno 2019, 15:49 - Ultimo agg. 19:56
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Giovani costretti a studiare tra le sterpaglie. Ancora una condizione di degrado nella biblioteca Grazia Deledda di Ponticelli, nella periferia orientale della città. Due settimane fa erano intervenuti alcuni operatori per la pulizia dei fittissimi rovi cresciuti nel cortile della struttura comunale in vico Santillo. E a distanza di ben quindici giorni nessuno ha provveduto a recuperare gli sfalci e le potature.

Sono stati gli uomini della sezione «LSU giardini» a provvedere alla pulizia dell’intero cortile della biblioteca dopo le segnalazioni degli studenti che, nonostante il disagio, continuano a frequentare assiduamente quello che può essere considerato l’unico centro culturale pubblico del quartiere di Napoli Est. Alla soddisfazione dell’intervento di pulizia dalle erbacce si è presto sostituita l’amarezza per il fatto che nessuno ha provveduto a ultimare il lavoro recuperando il cumulo di rami che insiste nello spazio solitamente destinato ai banchi degli studenti, l’unico utilizzabile per sfuggire alla calura di questi giorni.

«Dopo numerosi solleciti l'area era stata pulita con un’azione straordinaria, perfettamente evitabile con un minimo di manutenzione ordinaria: purtroppo nonostante le varie segnalazioni constatiamo che l'operazione non è stata conclusa» afferma Pasquale Leone, presidente dell’associazione TerradiConfine e attivista impegnato in diverse realtà sul territorio. «Sembra quasi - aggiunge Leone - che la “sospensione” della realtà sia così intrinseca nei processi amministrativi della città al punto tale che per una volta che un problema pareva risolto non ci si sentiva sereni senza bloccare il processo». L’attivista provvederà a segnalare, con una nota scritta, la circostanza agli organi interessati.
 
 

Agli studenti che hanno chiesto motivi della mancata pulizia è stato risposto che in questi giorni le operazioni sono tutte concentrate in zone a ridosso degli impianti interessanti della Universiadi. C’è di fatto che lo stesso intervento di pulizia di due settimane fa - esattamente l’11 giugno - è stato eseguito “in emergenza” e non era stato precedentemente programmato. Su questo pesa il numero ridotto di uomini e mezzi a disposizione della VI municipalità che gestisce direttamente la biblioteca Deledda.

Nelle settimane scorse, dopo la protesta degli studenti, è stata effettuata una parziale riqualificazione della struttura che ne ha scongiurato la chiusura: i problemi ai servizi igienici e l’inagibilità delle aule al piano terra - con il distacco delle plafoniere - rendevano difficile e insicuro l’utilizzo della struttura da parte degli universitari della zona.

Dopo un primo intervento da parte della Napoli Servizi restano comunque necessarie altri azioni per permettere un pieno utilizzo della biblioteca. Basta pensare al fatto che in queste settimane è impossibile utilizzare i locali interni perché non esiste un adeguato impianto di condizionamento e le aule si sono trasformate in vere e proprie serre. Motivo per il quale gli studenti utilizzano il cortile che, però, non versa proprio in ottime condizioni.
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