Tari, caos e proteste al corso Lucci: tutti in fila ma si resta fuori

Caos all'ufficio tributi al corso Arnaldo Lucci
Caos all'ufficio tributi al corso Arnaldo Lucci
di Gennaro Pelliccia
Giovedì 11 Gennaio 2018, 13:41 - Ultimo agg. 15:14
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Caos e proteste all’ingresso dell’ufficio servizi finanziari del comune di Napoli in corso Arnaldo Lucci , 82. Tantissimi cittadini, in cerca di chiarimenti per gli avvisi di pagamento e di accertamento Tari ricevuti in questi giorni, aspettano fuori un portone qualche addetto di buona volontà che possa uscire per dare qualche informazione. E per gli utenti ciò che dovrebbe essere un proprio diritto si trasforma nella speranza di poter accedere al front office. Quasi un miraggio poiché l’organizzazione messa in campo dall’ufficio tributi, per gestire l’affluenza di pubblico, è inadeguata e insufficiente.
 


Funziona così, come spiega anche l’impiegato comunale nel video: l’apertura è stabilita alle ore 8.30 e la chiusura alle 12.00.  Allora, si potrebbe pensare,  mi reco alle 9,30, faccio la fila e poi, quando arriva il mio turno posso andare allo sportello. E invece no. Se si arriva anche in apertura, alle 8,30, la possibilità di prendere il numerino di prenotazione ti viene negata perché sono solo 100 gli utenti che l’ufficio tributi riceve in mattinata. E siccome le persone giungono, per mettersi in lista, già dalle 5 del mattino, ecco che, all’orario di apertura, i numeri sono già esauriti.

Notevole  è il disagio, quindi, per chi ha ricevuto un avviso, magari anche errato, che si ritaglia una parte della giornata per recarsi in corso Arnaldo Lucci per poi ritornarsene indietro senza nemmeno avere avuto la possibilità di accedere agli sportelli.
 
 

«Siamo trattati senza rispetto dalle istituzioni, è incredibile che una persona, magari si prende un permesso dal proprio lavoro per venire qua e poi si ritrova a fare i conti con l’inefficienza del Comune di Napoli che non riesce e non vuole gestire diversamente il problema», tuona un cittadino dalle 9.00 sul marciapiede davanti all’ingresso e consapevole che non potrà mai entrare perché i cento numeri già sono stati assegnati.

«Io la scorsa settimana – dichiara una signora – ho esposto al sindaco De Magistris la problematica, c’ho parlato personalmente in una trasmissione alla radio. Mi ha assicurato che si sarebbe interessato, ma vedo che nulla è cambiato».

Ma i cittadini hanno anche un’altra possibilità:  recarsi in orario pomeridiano dalle 15 alle 17.30,  ma i numeri disponibili sono solo 30 e la storia della mattina si ripete uguale anche il pomeriggio.

 

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