Telecamere anti-camorra, beffate le città della faida

Telecamere anti-camorra, beffate le città della faida
di Marco Di Caterino
Venerdì 15 Aprile 2022, 11:03
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Sorpresa. Delusione. Rabbia. Sconforto. E senso di abbandono. Sono questi i sentimenti dei sindaci di Caivano, Arzano, Frattaminore e Frattamaggiore, davanti alla graduatoria del pubblicata dal ministero dell'Interno circa il finanziamento della videosorveglianza. Il Viminale ha stanziato 27 milioni, parte dei quali cofinanziati con percentuali diverse dagli stessi Comuni che hanno presentato le domande.

Esattamente sono 2078 i Comuni e di questi solo 416 riceveranno il finanziamento. Ebbene, a fronte della prima in graduatoria, Scaletta Zanclea, in provincia di Messina (2.000 abitanti) troviamo Arzano al posto 594, Caivano (1640), Frattamaggiore (1041) e Frattaminore (1650). Un quadrilatero asfissiato da una camorra prepotente, assassina, capace di stese e raid, è nelle retrovie della classifica. Eppure in tre mesi di follia criminale, in tanti, dal prefetto di Napoli allo stesso ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, ai ministri che sono andati a Caivano per esprimere solidarietà a don Maurizio Patriciello, tutti hanno sottolineato quanto fosse rischioso il Parco Verde di Caivano dove sono attive centinaia di piazze di spaccio e quanto fosse necessario installare impianti di videosorveglianza nei comuni dove si sta combattendo una faida tra i clan. 

Qualcuno dovrebbe ora spiegare ai sindaci, ma soprattutto ai cittadini di questo territorio dove secondo l'ultimo rapporto della Dia agiscono sei famelici clan, come mai il comune di Castelnuovo Nigra, 357 abitanti in provincia di Torino, poca incidenza criminale secondi i parametri della graduatoria, sia al 27esimo posto.

O come Castelverrino (Isernia), appena 103 abitanti, sia al 124esimo posto ma con un'incidenza criminale «elevatissima» tanto da farti ipotizzare che sia una colonia penale.

Insomma, a una prima lettura della graduatoria, si ha l'impressione che forse qualche algoritmo che ha prodotto l'elenco abbia in qualche modo privilegiato i piccoli comuni, anche se nel sito ufficiale del ministero dell'Interno è riportato che ai «comuni del Mezzogiorno è toccato il 34 per cento dei 27 milioni stanziati». E qui, in quel Mezzogiorno oscurato dalla criminalità organizzata, quasi nessuno si è accorto di quel 34 per cento. Ad iniziare da Giuseppe Bencivenga, sindaco di Frattaminore, città scossa dall'esplosione di ben sei bombe e da tre stese in meno di venti giorni. «Che dire commenta con amara ironia . Abbiamo presentato lo stesso progetto per ben quattro anni, dal 2018. E abbiamo anche abbassato da 350mila a 100mila euro, la richiesta di finanziamento. Nonostante le promesse, anche fatte da chi rappresenta lo Stato, siamo al punto di partenza, con la mia città blindata dalle forze dell'ordine. Che prima o poi andranno via. E allora saremo oltre che soli, anche abbandonati dallo Stato». 

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Enzo Falco, primo cittadino di Caivano, non nasconde rabbia, stupore e delusione, di fronte a quel 1640esimo posto. Il sindaco ha preso carta e penna e ha scritto al prefetto di Napoli Claudio Palomba. «È abbastanza singolare, pur non volendo entrare nel merito delle valutazioni adottate, che comuni con scarsa incidenza criminale abbiamo avuto il finanziamento, e quelli come Caivano, Arzano, Frattamaggiore e Frattaminore, pur valutati ad alta incidenza criminale, siano stati esclusi». Poi l'affondo: «Sa di beffa, che proprio questa mattina (ieri ndr) il prefetto di Napoli, in una intervista, abbia sottolineato, tra l'altro, l'importanza della videosorveglianza citando proprio Caivano ed Arzano». Segno che valutare in una stanza del ministero a Roma è un conto, vivere di persona la realtà di questi territori è un altro.

Più possibilista Marco Antonio Del Prete, sindaco di Frattamaggiore, che superata al delusione ha anticipato che contatterà i sindaci di Caivano, Arzano e Frattaminore per adottare un'unica strategia per perseguire l'obiettivo sicurezza. Nessun commento dal sindaco di Arzano, nonostante sia stata letteralmente inseguita telefonicamente per tutto il pomeriggio e fino a tarda sera. 

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