Tentativo di scasso e crollo alla grotta della Sibilla sul lago d'Averno

Tentativo di scasso e crollo alla grotta della Sibilla sul lago d'Averno
Tentativo di scasso e crollo alla grotta della Sibilla sul lago d'Averno
di Antonio Cangiano
Domenica 3 Marzo 2019, 17:09
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Non c’è pace per la Grotta del bagno della Sibilla, sulle sponde del lago d’Averno, nei Campi Flegrei.

In abbandono da tempo, il sito archeologico flegreo ha subito di recente, un tentativo di scasso, come risulta da una forzatura realizzata molto probabilmente con una leva, ai danni della cancellata posta a protezione del sito.

Il tentativo di effrazione è andato a male ma ha causato lo sfregio e il crollo parziale di una parete di tufo.
 

 

L'abbandono del sito ha inizio nel 2015 quando il vecchio custode, Carlo Santillo, soprannominato «Caronte», a causa di problemi di salute, interrompe le visite guidate. Da allora il sito, di fatto, è consegnato al degrado. Preservativi, cartacce, rovi ovunque e in ultimo anche il tentativo di scasso della cancellata d’ingresso.

Scoperto durante le campagne di scavo archeologiche, promosse dai Borbone nel 1750 e 1792, la grotta fu identificata, erroneamente dagli eruditi del tempo, con la grotta oracolare della Sibilla Cumana e pertanto divenne una delle mete preferite dei viaggiatori del Gran Tour nei Campi Flegrei.

L’antro è in realtà uno dei camminamenti militari di epoca romana voluti da Agrippa nel 37 a.C. nell’ambito dei lavori per la realizzazione di porto Julius e destinato ad agevolare le comunicazioni tra il lago d’Averno e il Lucrino.

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