Continua l’attività di controllo dei carabinieri del Noe di Napoli nell’area della cosiddetta «Terra dei Fuochi» per il contrasto dei reati ambientali legati al ciclo dei rifiuti urbani e speciali. A Volla i militari hanno scoperto che uno stabilimento operante nel campo della carpenteria metallica con verniciatura, saldatura, sabbiatura e assemblaggio di profilati metallici, operava senza alcuna autorizzazione.
LEGGI ANCHE Terra dei fuochi, il grande allarme dei biologi: «A rischio la conservazione della specie umana»
In particolare, è stato accertato che la ditta effettuava le operazioni di verniciatura e sabbiatura senza essere in possesso di autorizzazione alle emissioni in atmosfera; le acque reflue industriali derivanti dal ciclo produttivo e dal dilavamento del piazzale, ove erano depositati rifiuti anche pericolosi, venivano fatte defluire direttamente nel canale del Sebeto senza alcun trattamento/depurazione e senza la preventiva autorizzazione allo scarico.
All’atto del controllo sono stati rinvenuti sparsi in vari punti del piazzale rifiuti misti, costituiti prevalentemente da inerti da costruzione e demolizione, barattoli di vernice, emulsioni liquide e imballaggi di varia natura, depositati in maniera incontrollata, ed in alcuni casi direttamente sul terreno senza alcuna protezione per le matrici ambientali. Inoltre, dalle approfondite verifiche, è emerso che i capannoni e le tettoie erano stati realizzati abusivamente in violazione alle norme edilizie. Al termine degli accertamenti l’intera azienda, che si sviluppa su un’area di 7.000 mq è stata sottoposta a sequestro, unitamente ai capannoni, tettoie ed attrezzature.
LEGGI ANCHE Terra dei fuochi, lo studio choc: «Metalli pesanti nei malati di tumore in quell'area»
Il gestore dell’attività è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola per scarichi industriali non autorizzati; deposito incontrollato di rifiuti; emissioni in atmosfera non autorizzate; realizzazione di opere edili abusive. Il valore complessivo del sequestro ammonta a circa 500.000 Euro.