Terra dei fuochi, rogo tossico nel giorno dalla visita del ministro Costa a Giugliano

Terra dei fuochi, rogo tossico nel giorno dalla visita del ministro Costa a Giugliano
di Cristina Liguori
Giovedì 10 Settembre 2020, 14:17
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A poche ore dall’arrivo del ministro Sergio CostaGiugliano continua a bruciare e non ha mai smesso di farlo in questa lunga e calda estate. Un altro rogo ha appestato l’aria questa mattina. Il luogo è sempre lo stesso: a ridosso dei campi rom. Lì ci vanno a sversare gli incivili che non sanno usare le isole ecologiche, lì ci vanno i faccendieri degli opifici abusivi, gli svuotacantine, i robivecchi, le aziende edili illegali o che compiono lavori senza autorizzazioni necessarie. Rifiuti su rifiuti che poi mani ignote danno alle fiamme. Il risultato è questo: alte colonne di fumo nero. E sono oramai 20 anni che il territorio respira veleno sopratutto d’estate.
 


Molte persone hanno esternato la loro rabbia sui social a causa dell’aria irrespirabile. il tema dei roghi tossici sta diventando cavallo di battaglia di molti candidati sia regionali che locali, alcuni dei quali anche ex amministratori di questi territori. Anche il leader della Lega Matteo Salvini ha fatto sentire la sua voce - «La Lega dà, il governo Pd-Renzi-M5S toglie: tagliati 21,5 milioni di euro destinati alle bonifiche nella terra dei fuochi. Una brutta notizia per la Campania, che si aggiunge al totale fallimento di De Luca nel promesso smaltimento delle ecoballe. De Luca e il suo Pd dovrebbero avere per la Campania e per tutti i cittadini la stessa attenzione amorevole che il governatore ha nei confronti dei suoi numerosi autisti» - ma nulla cambia e a pagare il prezzo è una intera popolazione. 

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