Terra dei fuochi, l'odioso affare:
trenta euro per «smaltire»

Terra dei fuochi, l'odioso affare: trenta euro per «smaltire»
di Cristina Liguori
Martedì 22 Ottobre 2019, 09:05
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Adesso ci sono le prove e quello che era un sospetto diventa tragica realtà. Dietro l'accatastamento di rifiuti lungo gli assi viari e in particolare e ridosso dei campi rom c'è un vero e proprio business. Robivecchi e addetti alle pulizie delle cantine sono parte integrante di questo affare che vede coinvolte le loro attività abusive e i residenti dei campi nomadi. A scoprire tutto sono stati i carabinieri della stazione di Qualiano coordinati dalla compagnia di Giugliano diretta dal capitano Andrea Coratza. I militari hanno scoperto che dietro lo sversamento di rifiuti di ogni genere c'è infatti un commercio illegale. Ovvero ogni scarico viene pagato dai 20 ai 30 euro. Questo il prezzo per inquinare una grossa fetta di territorio a danno di una intera collettività che subisce purtroppo inerme le decisioni di criminali senza scrupoli.

 

I CONTROLLI
I carabinieri sono intervenuti lungo la circumvallazione dove hanno individuato due persone che stavano contrattando con i rom il prezzo per lo sversamento di mobili, materassi e rifiuti di ogni genere. Insomma per depositarli a ridosso della strada e del campo in modo illegale si paga anche. Danno, beffa e illegalità senza fine. I carabinieri di Qualiano sono però intervenuti in tempo ed hanno identificato i responsabili. Si tratta di un 48enne di Giugliano già noto alle forze dell'ordine e un 41 enne incensurato di Casavatore. Secondo quanto ricostruito, i rom avrebbero ricevuto in cambio dei rifiuti un compenso in denaro.
La zona da anni oramai è il luogo prediletto di incivili che puntualmente sversano scarti di lavorazione e altri tipi di rifiuti. Spazzatura che qualche mano ignota poi dà alle fiamme provocando enormi roghi tossici che spargono il loro fumo velenoso tra Qualiano, Villaricca e Giugliano. Una situazione gravissima per la quale non si riesce a trovare una soluzione concreta.
LE DENUNCE
Ma non è finita qui. I carabinieri della stazione di Varcaturo hanno fermato e identificato tre persone a bordo di altrettanti furgoni. Nei cassoni dei loro mezzi erano stoccati e trasportati caldaie, elettrodomestici, lamiere, mobili dismessi, materassi e materiale di risulta. I tre erano privi di ogni autorizzazione e sono stati denunciati. I loro veicoli sono stati sequestrati. È probabile che avrebbero depositato il contenuto dei loro furgoni a ridosso di qualche campagna o nei pressi dei campi rom. Diverse le denunce negli ultimi tempi. I carabinieri sono scesi in campo per arginare il fenomeno dei roghi tossici ma non è facile debellarli. Ad ogni nuova denuncia c'è sempre il criminale di turno che decide di depositare i rifiuti illegalmente. È proprio questa la maggiore causa dei roghi.
Nei giorni scorsi alcuni cittadini hanno pubblicato su Faacebook le foto di pneumatici lasciati lungo il ciglio della strada. Sono proprio questi ultimi a fungere da letto di combustione per la maggior parte dei roghi. Insieme ai robivecchi ci sono anche gli opifici abusivi che, in quanto tali, smaltiscono gli scarti di lavorazione in modo illegale.
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