Terra dei Fuochi, un videomessaggio per il piccolo Luigi: «Il nostro impegno costante»

Terra dei Fuochi, un videomessaggio per il piccolo Luigi: «Il nostro impegno costante»
di Marco Di Caterino
Lunedì 8 Novembre 2021, 11:00
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Le voci del dolore e della sofferenza. Ancora più strazianti perché sono quelle dei bambini della Terra dei Fuochi che combattono il cancro in ospedali lontani da casa. E chi non li dimentica mai è don Maurizio, che ha fatto ascoltare la loro voce, tramite un video e un messaggio vocale, qualche sera fa durante la messa di suffragio per Antonio Natale, il 22enne del Parco Verde torturato, ucciso e imbustato nella plastica nera prima di essere sepolto in una campagna diventata discarica. Aurora e Luigi, neanche adolescenti, hanno lanciato messaggi dai quali traspare il dolore fisico e l'angoscia del domani, ma che sono intrisi di amore e speranza. Anche per questo ieri, in una giornata speciale per il Parco Verde con la partecipazione alla messa domenicale del generale dei carabinieri Enrico Scandone, don Maurizio non ha perso l'occasione ed ha proposto di inviare un videomessaggio collettivo di auguri al piccolo Luigi, ricoverato al Gaslini di Genova dove combatte con dignità, sopportazione e con il coraggio di un leone. E Scandone non si è sottratto, garantendo l'impegno suo e degli uomini che dirige anche sul fronte della Terra dei fuochi.

Video

Nel videomessaggio, Aurora è ripresa a letto, con i segni della chemio ben evidenti, ma che scompaiono grazie al suo luminoso sorriso.

La ragazzina si rivolge a Luigi e guardando l'obiettivo dice: «Ciao Luigi, sono Aurora e so cosa stai passando. Non mollare mai. Un bacione e vinceremo insieme. Poi è la volta di Luigi, in voce. Un tono che rivela una sofferenza fisica indicibile che lo fa parlare solo con uno sforzo inaudito: «Ciao Aurora spero che stai bene. Ti prometto che ce la metteremo tutta perché Gesù e i Santi sono con noi. E soprattutto quando sei triste e non ce la fai devi dire sempre Gesù vai avantie vedrai che andrà meglio. Parole pronunciate a fatica, con lunghe interruzioni dovute al gravissimo stato di salute e ai devastanti farmaci. Frasi e volti impossibili da dimenticare.

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