Terra dei fuochi: controlli, multe e denunce
ad aziende e officine tra Melito e Grumo

Terra dei fuochi: controlli, multe e denunce ad aziende e officine tra Melito e Grumo
Giovedì 28 Aprile 2022, 10:12 - Ultimo agg. 20:11
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Controlli dei carabinieri forestali, dei Nas e del  Nucleo Ispettorato del Lavoro in tutta la provincia di Napoli. A Melito sequestrata un’officina meccanica e denunciato a piede libero il titolare per emissioni in atmosfera in assenza di autorizzazioni. Sempre a Melito i militari hanno individuato e segnalato agli enti di competenza per il ripristino dei luoghi un’area di via Giulio Cesare dove erano stati sversati diversi rifiuti pericolosi.

Ad Arzano i carabinieri hanno ispezionato un’autocarrozzeria di via Circumvallazione. Il titolare della ditta aveva omesso di compilare il registro di carico e scarico rifiuti. Nessuna ombra, invece, del registro di manutenzione e monitoraggio per il rispetto delle prescrizioni autorizzative. A Casalnuovo denunciato il rappresentante di una ditta del posto per smaltimento illecito di rifiuti. Durante i controlli, i carabinieri hanno trovato vecchi elettrodomestici, pezzi di carrozzeria di veicoli e motori intrisi di olio che erano stati nel tempo accantonati all’interno di tre cassoni in ferro.

L’area di circa 15 metri quadrati è stata sequestrata.

Altra officina ma questa volta a Giugliano dove i militari della locale stazione insieme ai preziosissimi colleghi forestali hanno sanzionato il titolare che non aveva aggiornato il registro per lo smaltimento dei rifiuti.

E ancora. Nella cittadina di Mugnano è stata denunciata la rappresentante di un’attività di ristorazione di via Nenni dove i Carabinieri hanno trovato 5 lavoratori su 8 in nero e tra i 5, due erano anche percettori del reddito di cittadinanza. Disposto il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.

I carabinieri della Stazione di Grumo Nevano insieme ai colleghi del nucleo operativo del Comando Gruppo carabinieri tutela del lavoro di Napoli hanno denunciato il titolare di una ditta di confezionamento di capi di abbigliamento. 

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I militari, oltre ad aver constatato come l’imprenditore facesse lavorare i suoi dipendenti in precarie condizioni igieniche e di sicurezza, hanno trovato all’interno del laboratorio 6 lavoratori - tra cui 1 percettore di reddito di cittadinanza - non regolarmente assunti.

All’imprenditore sanzioni amministrative e penali per un totale 124mila euro. L’attività imprenditoriale è stata sospesa.

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