Terra dei Fuochi, operazione pneumatici:
raccolte 22mila tonnellate in sette anni

Terra dei Fuochi, operazione pneumatici: raccolte 22mila tonnellate in sette anni
Giovedì 15 Ottobre 2020, 14:25 - Ultimo agg. 14:33
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Intervenire nelle emergenze ambientali del territorio e contrastare le attività di gestione illecita dei rifiuti. Questo il ruolo del Protocollo per l'attuazione di interventi straordinari di prelievo dei Pneumatici Fuori Uso dal territorio delle Province di Napoli e Caserta, che dal 2013 continua a dare risposte concrete alle criticità presenti sul territorio legate agli abbandoni di Pneumatici Fuori Uso. Dal 2013 ad oggi sono oltre 22.000 le tonnellate di Pneumatici Fuori Uso rimosse dalle strade delle Province di Napoli e Caserta e recuperate grazie al Protocollo. Un'attività di raccolta e recupero che si aggiunge alla costante e quotidiana attività di raccolta dei Pfu da parte di Ecopneus presso i gommisti della Regione, così come avviene in tutto il resto d'Italia.

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La raccolta dei Pfu sul territorio è arrivata solo nel 2020 a 278 tonnellate (gennaio-settembre) e ha visto coinvolti ad oggi 37 Comuni delle Province di Napoli e Caserta.

Nel 2019 Sono state invece 410 le tonnellate di PFU prelevate e 40 i Comuni coinvolti. Ai quantitativi rimossi dalle strade si aggiungono 19.011 tonnellate rimosse grazie al Protocollo in tre grandi accumuli che da molti anni affliggevano il territorio: a Scisciano 8.483 tonnellate di Pfu rimosse nel 2013, a Napoli in zona Gianturco dove 6.135 tonnellate sono state prelevate nel 2016 e a Villa Literno, dove nel 2018 sono state rimosse 4.390 tonnellate di Pfu.

 Numerosi anche gli interventi sul territorio di valorizzazione della gomma riciclata così raccolta; da citare il parco giochi nel Rione Parco verde di Caivano, il campo da calcio in erba sintetica dello Stadio Landieri di Scampia e i campi da calcio realizzati nel Rione Vanvitelli a Caserta: impianti per la vita sociale e il benessere delle comunità locali, possibili grazie ad una corretta gestione dei Pfu. I dati sono stati diffusi in occasione dell'incontro che si è tenuto a Palazzo Salerno, sede del Comando delle Forze Operative Sud dell'Esercito Italiano alla presenza dei sindaci dei Comuni della Terra dei Fuochi interessati dalle attività del Protocollo. Le attività del Protocollo sono supervisionate regolarmente dal «Comitato di vigilanza sull'attuazione degli interventi di prelievo e gestione degli Pneumatici Fuori Uso nel territorio delle Province di Napoli e Caserta», istituito in seno al ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e presieduto da Sergio Cristofanelli.

L'incaricato per il contrasto al fenomeno dei roghi di rifiuti, il viceprefetto Filippo Romano, ripone grande affidamento sull'efficacia dell'azione di recupero svolta da Ecopneus: «una best practice - afferma- »che può diventare un punto di riferimento per altre filiere produttive, anche per ciò che concerne il recupero dei materiali esausti non provenienti dalle filiere legali, bensì da ingressi irregolari di prodotto dall'estero o aziende locali che operano al nero«. Firmato nel 2013 dal ministero dell'Ambiente, l'incaricato del ministro dell'Interno per il contrasto del fenomeno dei roghi di rifiuti nella regione Campania, Prefetture e Comuni di Napoli e Caserta ed Ecopneus, il Protocollo prevede interventi straordinari di raccolta dei Pneumatici Fuori Uso abbandonati sul suolo pubblico nel territorio delle Province di Napoli e Caserta grazie alle risorse messe a disposizione dai Soci di Ecopneus all'avvio del sistema. I Comuni, attraverso le società di raccolta da cui sono già serviti effettuano la raccolta sul suolo pubblico per concentrare poi i PFU in aree idonee al loro stoccaggio e permettere il prelievo gratuito da parte di Ecopneus, che invia il materiale a recupero di materia o di energia, sobbarcandosene i relativi costi. 

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