Allarme ambientale in Terra dei Fuochi: pronti il vertice tra i sindaci e la mobilitazione generale

Allarme ambientale in Terra dei Fuochi: pronti il vertice tra i sindaci e la mobilitazione generale
di Rosaria Rocca
Venerdì 24 Giugno 2022, 13:28 - Ultimo agg. 15:02
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Disastro ambientale nella Terra dei fuochi: le fasce tricolori della provincia a nord di Napoli si preparano al vertice mentre è pronta la mobilitazione generale. Due grossi incendi sono avvenuti a distanza di poche ore ad Acerra e Pomigliano d’Arco. L’allarme ha irrimediabilmente colpito anche i Comuni posti nelle immediate vicinanze. Il sindaco di Casalnuovo Massimo Pelliccia ha anticipato che si farà promotore di un incontro con le fasce tricolore degli altri Comuni: «Sulla questione incendi spesso la città di Casalnuovo subisce quanto avviene nei Comuni limitrofi, specie nelle aree poste al confine. I campi rom delle città di Afragola e Caivano, soprattutto negli orari notturni, causano disagi alla cittadinanza e spesso ci interfacciamo con questi Comuni». 

La videosorveglianza è attiva: «Dal canto nostro, grazie ad un finanziamento mirato su Terra dei fuochi, siamo riusciti ad ottenere delle telecamere che sorvegliano queste zone, per individuare chi sversa rifiuti.

Devo dire che funzionano perché negli ultimi anni il fenomeno dei roghi sul nostro territorio è pari quasi a zero. Agiamo preventivamente eliminando i cumuli e quindi anticipando eventuali incendi. Abbiamo anche adottato una serie di ordinanze che obbligano i proprietari dei terreni a tenere puliti i loro spazi».

Intanto, anche i volontari dell’associazione Antiroghi Acerra non abbassano la guardia e stanno organizzando la mobilitazione generale. L’attivista Vincenzo Petrella da tempo combatte il fenomeno, insieme al gruppo: «Purtroppo anche quest'anno come tutti gli anni, soprattutto d'estate, ci troviamo a denunciare l'ennesimo scempio ambientale, che costringe spesso i residenti a barricarsi dentro le proprie case in qualsiasi ora della giornata, a causa di queste colonne di fumo che si innalzano nel cielo e che generano un'aria irrespirabile. Gli ultimi incendi di questi giorni sia quello di Acerra che quello all'interno del ex FCA, oggi Stellantis, denotano quanto sia poca l'attenzione. Dobbiamo ammettere e concludere che in questo territorio non mancano tanto le leggi, quanto un’adeguata sensibilità nei confronti di questi fenomeni. Mancano delle condanne severe nei confronti di coloro che commettono questo tipo di reati». 

I volontari hanno lanciato un accorato appello: «Siamo stufi di sentir parlare di diminuzione del numero dei roghi. Nel 2022 non ne vorremmo nemmeno uno. L'ambiente e la salute delle persone devono avere il primo posto nell'agenda politica e devono essere il primo problema che gli organi di controllo sul territorio devono affrontare seriamente».

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