Terremoto a Ischia, il sisma infinito tra ritardi e fondi non spesi dopo tre anni

Terremoto a Ischia, il sisma infinito tra ritardi e fondi non spesi dopo tre anni
di Massimo Zivelli
Venerdì 21 Agosto 2020, 09:00
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Terremoto di Casamicciola, tre anni dopo. Le celebrazioni di oggi, fra messe, cerimonie di ricordo e onorificenze a chi si è distinto in quei momenti terribili, non cancellano centinaia e centinaia di ordinarie storie e casi umani fatti di angoscia, attese e speranze per il futuro. Perchè a distanza di 1.095 giorni da quella sera del 21 agosto 2017, molte cose ancora non sono chiare. Un flop totale si è rivelata l'inchiesta per disastro colposo, come mai sono state accertate le responsabilità di chi nei minuti successivi al drammatico evento sismico che causò due morti, un centinaio di feriti e oltre duemila sfollati, volle individuare l'epicentro del sisma a ben dieci chilometri di distanza, salvo poi correggere il tiro dopo 48 ore. Una questione di «lana caprina» si dirà.

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E invece non è mai stato chiarito perchè alcuni scienziati e ricercatori avallarono in quelle ore una tesi che faceva comodo a chi nei mesi precedenti aveva sottoscritto perizie che stabilivano che «no», nella zona alta dell'isola non c'era rischio sismico.
La gestione degli sfollati e la ricostruzione, poi. A distanza di tre anni, ancora un centinaio di residenti sono costretti a vivere in camere d'albergo dove è certamente piacevole trascorrere una settimana di vacanze, ma che certamente da un punto di vista abitativo di lunga durata non procurano lo stesso identico godimento. Degli oltre duemila sfollati, ben pochi sono rientrati ufficialmente o anche abusivamente nelle proprie abitazioni, nonostante provvedimenti governativi, e anche il lavoro del commissario di Governo, il prefetto Carlo Schilardi, e del suo piccolo staff di collaboratori, potrebbe spianare la strada ad una fase di ricostruzione più rapida di quella attuale. «Ci sono gli strumenti, tutti gli strumenti di legge e finanziari, ma fino ad ora solo una quarantina di istanze sono state prodotte e in gran parte anche licenziate favorevolmente» faceva notare Schilardi a marzo scorso, quando in piena emergenza Covid e con l'economia bloccata, il commissario osservava che «ci sono decine di milioni di euro stanziati che non si utilizzano ed è un peccato che ciò accada proprio in un momento come questo, dove il lavoro manca e le famiglie soffrono la crisi economica».
 

 

Dove sono le pratiche (un migliaio e forse più) per la ricostruzione dell'edilizia privata? Il sospetto è che gli stessi beneficiari non facciano domanda perchè la ricostruzione ovviamente comprende solo le porzioni «legali» di case ed edifici e quindi pur di non rinunciare a ricostruire anche le parti realizzate abusivamente prima del terremoto, in tanti prendono tempo, magari in attesa di ulteriori condoni o sanatorie. Procede al contrario, decisamente meglio, il recupero di chiese e strutture pubbliche.

E ancora poi, il dibattito sociale, tecnico e soprattutto politico. A breve a Lacco Ameno si vota per eleggere il nuovo sindaco e la gestione della ricostruzione di quelle parti del paese danneggiato dal sisma sarà l'argomento numero uno della campagna elettorale e degli interessi che ruotano attorno ai fondi a cui attingere. Nel mezzo, c'è il disagio di quei cittadini, terremotati e sfollati, che non hanno avuto e non avranno voce in capitolo, ma che soffrono le conseguenze di un territorio rimasto sfregiato dal sisma. Ci saranno dunque oggi i momenti celebrativi, ma per tanti versi soprattutto Casamicciola Terme - che ha pagato e continua a pagare il prezzo più alto - non dorme sonni tranquilli. Un momento di preghiera, il conferimento di encomi solenni, la celebrazione di una Santa Messa, questa la giornata del ricordo a Casamicciola.
 

Alle 10,30 gli amministratori comunali deporranno una corona di fiori all'esterno della chiesa di Santa Maria del Suffragio, laddove perse la vita Lina Balestrieri.
Alla presenza del sacerdote don Gino Ballirano, ci sarà un momento di silenzio e preghiera. Alle 11,30, presso la casa comunale (locali ex Capricho, in Piazza Marina), si svolgerà la cerimonia di conferimento dell'encomio solenne ai militari della Guardia Costiera di Casamicciola che la notte del 21 agosto 2017 svolsero un'azione fondamentale e insostituibile nell'organizzazione delle attività di imbarco di migliaia di persone che decisero di lasciare l'isola con traghetti speciali notturni. Alla cerimonia sarà presente anche l'ammiraglio Giovanni Pettorino, comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto. Alle 19.30, infine, il vescovo d'Ischia, Pietro Lagnese, celebrerà la Santa Messa nel giardino retrostante il convento dei Padri Passionisti. 

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