Casamicciola due anni dopo: ore 20.57, nella zona rossa voce alle note del «Silenzio»

Casamicciola due anni dopo: ore 20.57, nella zona rossa voce alle note del «Silenzio»
di Massimo Zivelli
Mercoledì 21 Agosto 2019, 07:30
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Fu alle ore 20.57 del 21 agosto 2017 che l'isola d'Ischia visse nuovamente, dopo circa 150 anni, l'incubo del terremoto, dei lutti e della distruzione. Mentre si attende che parta finalmente la ricostruzione, questa sera si svolgeranno cerimonie per ricordare il tragico evento che sconvolse e cambiò l'esistenza di migliaia di persone sull'isola felix del turismo e delle terme. «Per non dimenticare», è questo il titolo della manifestazione promossa e organizzata dal Comune di Casamicciola Terme (in collaborazione con Lacco Ameno e Forio) alla quale sono invitati tutti per commemorare le vittime ed esprimere ancora una volta solidarietà a quanti hanno perso la casa o l'attività o che comunque hanno dovuto abbandonare tutto ciò che avevano per trovare alloggio altrove.
 
Il programma prevede che alle 19 si svolga il raduno alla località Fango, adiacenze della chiesa di San Giuseppe a Lacco Ameno, per la messa che verrà concelebrata dai parroci don Gino Ballirano, don Gioacchino Castaldi, don Carlo Mazzella e padre Pietro Boniello. Alle 20.15 la fiaccolata che, percorrendo la via Borbonica, arriverà fino a Casamicciola Terme, alla piazza Maio al confine con la zona rossa, dove alle 20.57 precise l'attimo tragico del terremoto verrà ricordato con l'esecuzione del «Silenzio» da parte del maestro trombettista Matteo Maria Starace. Alle 21 i saluti e le comunicazioni istituzionali da parte dei sindaci, del commissario alla Ricostruzione Carlo Schilardi e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Vito Crimi.

L'amministrazione comunale di Casamicciola Terme di comune accordo con i commercianti e gli organizzatori dell'evento, ha deciso di annullare la manifestazione «Casamicciola in Festa», che era in programma per stasera. «È giusto che una località turistica continui a garantire intrattenimento ai suoi ospiti così come ai residenti ha commentato il sindaco Castagna ma non possiamo fare a meno di sottolineare come quella del sisma sia una ferita ancora troppo aperta. Ecco perché abbiamo deciso che per una sera la riflessione, il ricorso e la preghiera avessero la precedenza su tutto il resto».

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