Terza dose, a Napoli tutti in fila ma è caos nei distretti

Terza dose, a Napoli tutti in fila ma è caos nei distretti
di Melina Chiapparino
Martedì 30 Novembre 2021, 00:08 - Ultimo agg. 1 Dicembre, 07:11
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File chilometriche e attese record: campagna vaccinale ad alta tensione. La maggior parte dei distretti sanitari napoletani che, da mesi, funzionano anche come mini hub, sono stati affollati da numeri al di fuori dell’ordinario.

L’impennata delle somministrazioni che riguardano soprattutto le fiale “booster” (il richiamo della terza dose) ma anche una buona percentuale di prime dosi, è stata così imponente da causare difficoltà nella gestione dell’afflusso fino a generare vere e proprie proteste. I cittadini hanno segnalato tempi di attesa troppo lunghi e, in alcuni casi, la mancanza di organizzazione ha reso caotica la permanenza negli stessi hub che, fino a oggi, non si erano mai confrontati con numeri così grandi. Il malcontento è scoppiato, ieri, al distretto Asl 24, la Municipalità che abbraccia Chiaia, Posillipo e San Ferdinando, dove sono intervenuti i carabinieri. 

L’incremento dell’affluenza per i vaccini anti Covid nei distretti sanitari ha creato non poche difficoltà alla maggior parte dei mini hub napoletani ma, in particolare, la situazione è andata “fuori controllo” nel poliambulatorio di corso Vittorio Emanuele. Fin dal mattino, ad apertura dei box vaccinali, si sono verificati problemi che hanno causato un forte rallentamento nel ritmo delle somministrazioni e, di conseguenza, code sempre più lunghe di cittadini che hanno atteso il proprio turno anche all’ingresso della struttura. Tra le 9 e le 10, si è verificato quasi uno stop. In tanti hanno protestato, immaginando che non ci fossero i medici vaccinatori, ma c’è stato un momento in cui la tensione è arrivata alle stelle.

Tra i candidati stanchi di aspettare, si è creata agitazione e momenti di forte concitazione al punto che un signore, esasperato dall’attesa, ha richiesto l’intervento dei carabinieri. I militari si sono trattenuti al distretto, assicurando l’ordine pubblico.

Alla fine, l’uomo che, si trovava al nono mese di distanza dalla seconda dose, ha ricevuto la fiala “booster” dopo un attesa da record come tutti gli altri. «I rallentamenti sono stati causati dal ritardo di un dipendente amministrativo del distretto che è rimasto bloccato nel traffico e non dalla carenza di sanitari delle equipe vaccinali», ha spiegato Ciro Verdoliva, direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro, che si è scusato con la platea dei candidati che hanno atteso tempi molto più lunghi del previsto. A parte il caso del poliambulatorio su corso Vittorio Emanuele, «gli hub nei distretti hanno registrato una crescita così significativa dei numeri dei vaccinati che, inevitabilmente, i tempi per la somministrazione dei vaccini si sono allungati» ha aggiunto il manager convinto di non voler modificare «la facilità degli accessi, senza prenotazione». Di sicuro, la necessità di registrarsi ed inserirsi in una lista, per programmare il momento della somministrazione vaccinale, come nella maggior parte delle farmacie, scongiura la possibilità di eccessivi affollamenti nonostante l’aumento delle somministrazioni registrate anche dai farmacisti vaccinatori. 

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Il boom dei vaccini in città continua a crescere con dati sempre più significativi sulla voglia di proteggersi da nuove ondate pandemiche. Nella giornata di ieri, sono state somministrate 6.112 dosi vaccinali, tra le mura degli Hub e dei distretti sanitari ma anche per mano di farmacisti, medici di famiglia e delle Usca che prestano servizio domiciliare per conto dell’Asl. Sul totale delle somministrazioni, le fiale “booster” sono state 4.043 mentre le prime dosi 1.498 ma nei prossimi giorni le previsioni riguardano un’ulteriore aumento delle inoculazioni che non esclude la possibilità di generare altri problemi organizzativi. «Stiamo valutando l’apertura dei distretti Asl anche nel fine settimana per mantenere una diffusione capillare delle somministrazioni e decongestionare l’affluenza sia alla Mostra d’Oltremare che nell’Ex Fagianeria a Capodimonte», ha annunciato Verdoliva. 

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