Test medicina, lettera al ministro
«Stop al numero chiuso»

Test medicina, lettera al ministro «Stop al numero chiuso»
Lunedì 14 Ottobre 2019, 15:53 - Ultimo agg. 16:37
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Una lettera al ministro Fioramonti per chiedere di porre fine alla procedura del numero chiuso per l’accesso alle facoltà di Medicina e un tour in Italia per incontrare gli studenti che hanno partecipato ai test e spiegare loro le principali irregolarità che hanno caratterizzato gli esami e come tutelarsi.

Sono queste le iniziative messe in campo degli avvocati palermitani Francesco Leone e Simona Fell che, con i legali del loro studio, portano avanti da anni una battaglia contro le irregolarità che caratterizzano l’accesso alle università di Medicina e Odontoiatria.

«Abbiamo scritto una lettera al ministro chiedendogli un incontro - spiega l’avvocato Leone - perché crediamo che debba essere garantito il diritto allo studio, un diritto fondamentale sancito anche dalla nostra Costituzione, ma anche e soprattutto il diritto alla salute di tutti i cittadini. Da anni, il nostro studio legale denuncia le irregolarità riscontrate durante il test che di fatto garantisce i “furbetti” a discapito di studenti meritevoli. Abbiamo anche denunciato l’errato calcolo del fabbisogno da cui scaturisce l’esiguo numero di posti da bandire, e che non tiene conto dell’effettiva ricettività degli atenei. Di recente il Consiglio di Stato ha accolto le nostre tesi, stabilendo il numero di ricorrenti da ammettere in sovrannumero, rompendo il silenzio delle Istituzioni».

E ancora: «Lo scorso anno abbiamo denunciato, anche con un esposto in Procura, la presenza di smartphone e smartwatch in aula con picchi anomali di connessioni a Internet proprio durante i 100 minuti del test. Quest’anno, oltre ai picchi anomali, abbiamo raccontato di un altro escamotage, ovvero l’uso di microauricolari per ricevere “l’aiuto da casa”.È questa la futura classe medica che vogliamo? Chi ha 19 anni imbroglia al test che professionista potrà mai essere?».

Per questa ragione, Francesco Leone e Simona Fell hanno inoltrato al ministro la disponibilità per studiare insieme soluzioni possano garantire meritocrazia e trasparenza.

Contestualmente, gli avvocati saranno a Napoli domani martedì 15 alle 15,30 all'Hotel Ramada Naples in via Galileo Ferraris 40 per incontrare i potenziali ricorrenti, spiegare loro le campagne legali portate avanti dallo Studio e, ai partecipanti del ricorso collettivo, di conoscere i legali che lo patrocineranno. Sarà l’occasione per porre tutte le domande inerenti le modalità di partecipazione all’azione nonché conoscere i motivi del ricorso.
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