Testamento biologico, il comune di Ischia istituisce il registro per i cittadini

testamento biologico
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di Massimo Zivelli
Giovedì 15 Febbraio 2018, 16:48
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Il comune capofila dell'isola è il primo ad avere istituito il registro per il testamento biologico. A Ischia diventa così possibile sottoscrivere il testamento biologico e lo si farà ritirando direttamente i moduli per depositare la dichiarazione di volontà anticipata per i trattamenti sanitari, oppure scaricandoli dal sito internet www.comuneischia.it. L'istituzione dell'apposito registro darà anche ai cittadini di Ischia che lo vorranno fare, la possibilità di lasciare nero su bianco la propria volontà circa i trattamenti sanitari (nutrizione e idratazione artificiale), gli accertamenti diagnostici, le scelte terapeutiche e singoli trattamenti sanitari. Sarà inoltre possibile nominare un fiduciario che dovrà rappresentare le decisioni prese dalla persona che l’ha indicato, quando quella stessa persona non sarà in grado di esprimersi. La dichiarazione, scritta in forma leggibile, dovrà essere consegnata personalmente presso l’Ufficio di Stato Civile, previo appuntamento, sito nei locali di Via Iasolino con allegata copia del documento d’identità del dichiarante e del fiduciario. La legge sul testamento biologico è stata approvata in via definitiva a dicembre dell’anno appena trascorso; dal titolo “Norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari” è composta da 8 articoli e introdurrà, entro alcuni limiti, il diritto all’interruzione delle terapie che, finora, doveva passare dai tribunali e il diritto a decidere per sé nel caso in cui, a un certo punto, si sia impossibilitati a farlo. «Con il consenso informato ai trattamenti sanitari – dichiara il consigliere Luigi Di Vaia, in prima linea per l’istituzione del registro –  si prevede la possibilità di dettare in anticipo le proprie convinzioni sui trattamenti a cui essere sottoposti nelle fasi finali della propria vita. Si tratta di una norma che assicura il rispetto della dignità delle persone fino all’ultimo giorno di vita. Sono soddisfatto perché parliamo di una misura di civiltà e di grande attenzione per la persona umana».
 
 
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