Torna a maggio il ticket per le spiagge di Bacoli: pagano anche i residenti

Torna a maggio il ticket per le spiagge di Bacoli: pagano anche i residenti
di Patrizia Capuano
Giovedì 22 Febbraio 2018, 09:08 - Ultimo agg. 09:16
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Estate da ticket, la prossima, per raggiungere la litoranea di Capo Miseno-Miliscola. E pagheranno anche i residenti. Questa la prospettiva annunciata, l’altra sera, durante il consiglio comunale. La misura, definita di carattere straordinario, rientra nel nuovo piano di riequilibrio finanziario delineato dall’amministrazione municipale guidata dal sindaco Giovanni Picone, eletto lo scorso giugno con una coalizione capeggiata dal Pd. Un ritorno al passato, dunque, che sembrava archiviato definitivamente, date le forti polemiche che accompagnarono l’esperimento voluto tra il 2003 e il 2008 dall’allora sindaco Antonio Coppola. Ci si lamentava del traffico, che si bloccava puntualmente ai check point dei vigili urbani. Protestavano gli operatori turistici, che vedevano una parte dei loro clienti spostarsi verso mete a ingresso libero. Ma con questo provvedimento il Comune incassava una media di 500mila euro all’anno.
Ecco perché l’altra sera il documento, per la cui presentazione la Corte dei Conti ha espresso parere favorevole, ha ottenuto il consenso della maggioranza che punta a scongiurare il dissesto. Molteplici i provvedimenti da adottare al fine di ripianare il deficit finanziario, pari a 50 milioni di euro. Con l’applicazione del ticket - che dovrebbe costare 5 euro ad auto e andare in vigore da mggio - si stima un introito di circa 700mila euro, da sommare alla vendita di due scuole inutilizzate, dell’ex archivio e del municipio in via Lungolago, i cui uffici, verrebbero dislocati in un piano della scuola primaria Marconi. Tra gli altri punti, l’aumento della Tari, l’introduzione della tassa di soggiorno e il contrasto alla evasione fiscale.
«Siamo partiti - spiega Picone - dal Puc, che non possiamo approvare non essendoci i soldi per le prove sismiche e geotermiche. Il Put invece ci dà la possibilità di definire Zone a traffico limitato, prevedendo due aree di interscambio a Cuma e a Baia. Ecco perché ci siamo concentrati sul ticket per l’accesso alle spiagge. Lo pagheranno anche i residenti, ma a tariffe ridotte rispetto ai non residenti. Il rischio traffico? Possiamo evitarlo connettendo il pagamento a dispositivi tecnici diversi dai soliti check point: siamo impegnati su più fronti per diventare una smart city. Per la lotta alla evasione fiscale - conclude il sindaco - sono stati potenziati gli accertamenti con un notevole incremento degli incassi».
Il pedaggio per la litoranea – in vigore nei weekend - riguarderà dunque anche i residenti a Bacoli: saranno esonerati esclusivamente coloro che vivono all’interno della Ztl di Capo Miseno e Miliscola. In ogni caso, se il piano di riequilibrio conseguirà il placet della Corte dei Conti, modalità e costi del pedaggio saranno definiti con successivi atti, quali delibere di giunta e di consiglio. Ma il provvedimento ha suscitato forti critiche nei banchi della opposizione consiliare. I consiglieri Salvatore Illiano e Assunta Di Razza di «Diamo a Bacoli» affermano: «Il ticket non convince, avendo causato in passato tanti problemi. Peraltro è stato inserito nel piano senza un preventivo tavolo con i residenti e gli operatori. Questa misura doveva essere concordata con gli attori del territorio e successiva alla adozione del Put». Critiche dal gruppo di opposizione Freebacoli. «Abbiamo votato contro il piano di riequilibrio e l’introduzione del ticket – spiega il consigliere Josi Gerardo Della Ragione - Sebbene mesi fa avessimo manifestato la volontà di dare un contributo alla realizzazione del nuovo piano, non siamo stati interpellati. Sul ticket ci siamo opposti fortemente: è una gabella di medievale memoria, che applicata ai cittadini di Bacoli rappresenta una ingiustizia ancora più grande. Si paga per non ricevere alcun servizio su un litorale in cui le spiagge libere sono limitatissime».
Polemiche corrono anche sul web. Sui social discussioni si susseguono da ieri mattina. Sintetizza lo stato d’animo di molti il commento di una giovane mamma, Giovanna Illiano. «Questa estate per fare un bagno a Miseno o Miliscola dovremmo pagare un ticket - scrive - Non credo siate contenti. Vi consiglio di risparmiare, se non vogliamo privare i nostri figli di un diritto e del piacere di giocare in spiaggia». Prendono tempo gli operatori balneari. Giovanni Nola, titolare del Lido Saturday di Miliscola, spiega: «Dobbiamo discuterne insieme e capire come funziona questo dispositivo. Ma non siamo favorevoli». Il ticket da 5 euro per ogni auto diretta alla fascia costiera di Miseno-Miliscola, era stato introdotto nel 2003 dal sindaco Antonio Coppola. Immediato fu il ricorso al Tar degli operatori turistici: il provvedimento fu sospeso in luglio. Ma il Comune si appellò al Consiglio di Stato, che annullò la decisione del Tar. Il ticket rimase in vigore fino a settembre. Applicato a metà nel 2004, quando giunse un nuovo stop dei giudici. Interruzione durante un anno di governo prefettizio, poi con la rielezione di Coppola nel maggio del 2005 il ticket rimase in vigore per tre estati, fino al 2008. Nel 2009 il pedaggio fu sospeso dal commissario prefettizio Umberto Cimmino, che accolse la richiesta degli operatori turistici.
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