Covid in tribunale a Torre Annunziata: giudice positiva, scoppia la polemica

Covid in tribunale a Torre Annunziata: giudice positiva, scoppia la polemica
di Dario Sautto
Domenica 4 Ottobre 2020, 10:21 - Ultimo agg. 17:46
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Una giudice della sezione penale del tribunale oplontino è positiva al Covid-19: scatta il protocollo di sicurezza. Lunedì sospesa parte dell'attività penale per la sanificazione, gli avvocati chiedono la sospensione totale delle attività giudiziarie. Con l'aumento dei contagi, scatta la prima vera emergenza coronavirus per il tribunale di Torre Annunziata. Da alcuni giorni, i contatti diretti sono già in isolamento e nel frattempo è stata disposta la sanificazione dei locali del palazzo di giustizia frequentati dalla magistrata. Questi, infatti, sono i due provvedimenti assunti come previsto dal protocollo dall'Asl Napoli 3 Sud, in parte già avviati prima della comunicazione dell'esito positivo del tampone arrivata nella tarda serata di venerdì. Su richiesta dell'ufficio di presidenza del tribunale, sono stati attivati due punti a Castellammare e Torre Annunziata dove saranno effettuati i tamponi a chi, entrato in contatto con la magistrata, ne farà comunicazione.

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Suo marito, avvocato, è stato ricoverato ieri al Cotugno di Napoli perché ha la febbre da una settimana. Ad essere positiva, però, è una giudice residente a Castellammare e in forza alla sezione penale del tribunale di Torre Annunziata. La sua ultima udienza pubblica risale a venerdì 25 settembre, quando la magistrata ha fatto parte del collegio penale che ha celebrato i processi nell'aula Nitrato Izzo. Nel weekend, ai primi sintomi sospetti accusati dal marito avvocato, la giudice ha comunicato al presidente del tribunale Ernesto Aghina di essere in isolamento domiciliare, seppure asintomatica. Da lunedì, dunque, non è mai stata presente in tribunale, ma da venerdì sono in quarantena in attesa del tampone altri tre magistrati (due erano nel collegio insieme a lei), alcuni funzionari di cancelleria e i giovani tirocinanti, ritenuti i contatti diretti della giudice. «Il presupposto spiega il presidente Aghina è un contatto diretto, ravvicinato e continuativo per oltre 20 minuti. Quindi, se ci sono ulteriori utenti che ritengano di poter avere necessità di accertamenti, possono comunicarlo all'Asl. Dopo gli accordi con i referenti dell'Asl, è stato disposto che i tamponi, a cui devono seguire 14 giorni di quarantena fiduciaria, saranno eseguiti lunedì mattina (domani) presso l'Asl di Castellammare o la guardia medica di Torre Annunziata».
 

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Tutto il settore penale e le aule di udienza interessate sono state già interdette all'accesso e fa sapere il presidente Aghina saranno «oggetto di igienizzazione nella giornata di lunedì, senza sospensione dell'attività giudiziaria, fatte salve le udienze dei magistrati forzatamente assenti. Si segnala l'opportunità di utilizzare l'app immuni». La comunicazione è stata immediatamente girata all'Ordine degli Avvocati e alla Camera Penale, che hanno divulgato un documento congiunto nella serata di ieri con il quale hanno invitato Aghina «a prendere in considerazione la possibilità di sospendere le udienze almeno per il solo giorno di lunedì, al fine di consentire non solo una tranquilla sanificazione degli Uffici interessati, ma anche per consentire a tutti gli operatori di conoscere se l'esito degli altri tamponi effettuati da chi è entrato in contatto con il magistrato in questione indicherà una evoluzione favorevole del contagio». Tra le richieste avanzate dalla presidentessa dell'Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata, Luisa Liguoro, c'è la comunicazione del nome del magistrato positivo e delle cancellerie in isolamento «dato che ha la sua rilevanza per gli avvocati che le hanno eventualmente frequentate». 

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