«Torre Annunziata senza speranza? Macigno sugli onesti»

«Torre Annunziata senza speranza? Macigno sugli onesti»
di Maurizio Sannino
Domenica 7 Agosto 2022, 11:00
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Una sentenza. Una freccia scagliata in un cuore già sanguinante. Il mondo civile oplontino, quello formato dalle persone oneste, dai professionisti, da quelle famiglie che sbarcano il lunario a suon di sacrifici, hanno assorbito le parole del procuratore Nunzio Fragliasso all'indomani degli arresti nel rione Penniniello, esattamente come quel pugile che barcolla sul ring, che aspetta anche il colpo di grazia, e che però fatica ad accettare la sconfitta per k.o. «Torre Annunziata non ha speranze. Se non cambiano le cose è destinata a restare per sempre Fortapasc». 

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Salvatore Prisco, docente universitario e nipote di quel Michele Prisco autore della «Provincia addormentata», ricorda le parole dello zio nel corso dell'ultima intervista rilasciata dallo scrittore: «Mio zio disse - rivela il professore - che la provincia addormentata si è risvegliata e riscoperta incattivita. Non sono sempre d'accordo con i magistrati - Questa volta sembra che Fragliasso ci abbia sbattuto in faccia una realtà per la quale dobbiamo soltanto scusarci. Sono molto dispiaciuto e turbato. Temo che il periodo di commissariamento non basterà. Occorrerebbe trovare personaggi esterni all'ambiente, sempre eletti dalla cittadinanza per proseguire il lavoro. Ci vuole tempo. Siamo alle prese con una piccola parte della città che però fa rumore. E non vedo reazioni». Carola Flauto, scrittrice, e autrice di libri sui bambini, nel rione «poverelli» ha cominciato la sua carriera da insegnante: «C'è bisogno dice di un piano educativo e culturale. Investire sulle future generazioni. Una buona politica per l'infanzia a rischio. Mi piacerebbe portare la mia fabbrica delle storie in questi rioni e coinvolgere i bambini. Città senza speranza? Per un solo bambino che si salva, la speranza esisterà sempre». Le parole del procuratore Fragliasso, hanno scosso anche il mondo ecclesiastico, fino a raggiungere il palco allestito a Rovigliano per la festività del 5 agosto in onore della patrona della città la Madonna della Neve: «I politici - ha attaccato il rettore della basilica della Madonna della Neve don Raffaele Russo sono un pessimo esempio. Nessun interesse verso i problemi del popolo. Soltanto verso la poltrona e il potere. Pensano soltanto a litigare». Dure anche le parole del francescano padre Luigi Rossi: «Mandate ii vostri figli a scuola - ha gridato dal palco e allontanateli dalla cultura della strada e della droga.

Drogateli di cultura, di sapere, di libri. Questa è la strada giusta». 

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