Fare di via Cappuccini o vico Abolitomonte attraverso il corallo quello che a Napoli è San Gregorio Armeno grazie all'arte presepiale. L'idea è di Assocoral, l'associazione che comprende circa 200 tra le più importanti realtà imprenditoriali legate alla lavorazione e alla commercializzazione del corallo, idea girata al Comune che l'ha recepita nella delibera che riporta tutte le osservazioni al piano urbanistico in fase di ultimazione. Il borgo del corallo e del cammeo, questa la proposta del presidente Vincenzo Aucella, andrebbe a inserirsi nell'ambito del progetto di rigenerazione urbana che comprende anche la realizzazione nell'ex orfanotrofio della Santissima Trinità del museo virtuale di corallo e cammeo: «L'obiettivo spiegano i vertici Assocoral - è di identificare una strada caratteristica, al momento anche poco attrattiva commercialmente, e farla rifiorire con botteghe artigiane tale da diventare la nostra San Gregorio Armeno. Per esempio, vico Abolitomonte oppure via Cappuccini, luoghi in prossimità del centro, a due passi da uno degli asset dei Pics (programma intergrato città sostenibile) quale la Santissima Trinità, con parcheggi per auto e pullman. Il Comune potrebbe mettere al centro di un progetto una di queste strade e creare tutte le caratteristiche che possano aiutare gli artigiani ad aprire piccole botteghe per lavorazione e la vendita. Questo meccanismo avrà un effetto moltiplicatore, creando un attrattore turistico di rilevanza internazionale».
Il proposito principale è intercettare una parte dei turisti che oggi transitano per Torre del Greco per andare al Vesuvio: «A museo virtuale ultimato spiega Aucella si punta a fare arrivare a Torre 600-700mila turisti l'anno, ai quali fornire un percorso preciso, che porti loro a piedi a visitare la dimora di San Vincenzo Romano, la basilica di Santa Croce, i percorsi di lava impegnando giovani guide appositamente formate.