Torre del Greco in piazza per Giovanni:
«Mai più giovani innocenti martiri»

Torre del Greco in piazza per Giovanni: «Mai più giovani innocenti martiri»
di Aniello Sammarco
Martedì 25 Ottobre 2022, 09:03
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«L'obiettivo è fare qualcosa di concreto per i giovani, per far capire loro che non è questo il modello di giustizia da seguire. Andremo in scuole, parrocchie, associazioni, in ogni luogo dove ci sono i ragazzi, a parlare di mio fratello e dei sani valori con i quali è cresciuto». A parlare è Rosa, la sorella di otto anni più grande di Giovanni Guarino, ragazzo di nemmeno 19 anni ucciso a coltellate nei pressi di un luna park di Leopardi la domenica delle Palme. Di quell'omicidio sono accusati due minori di Torre Annunziata.

Rosa Guarino è la presidente dell'associazione che porta il nome del fratello, la cui sede si trova in largo Santissimo, la piazzetta dove il 18enne lavorava in un'attività di famiglia. Alla cerimonia che ha segnato l'apertura della sede, promossa con l'associazione «Marittimi per il futuro» di Vincenzo Accardo, erano presenti diversi familiari delle vittime innocenti di criminalità. Tra questi Imma, la vedova di Maurizio Cerrato, ammazzato per avere difeso la figlia che aveva parcheggiato l'auto in un posto sulla pubblica via «occupato» da una sedia. In prima linea il mondo ecclesiale, con don Giosuè Lombardo, il parroco della basilica di Santa Croce, la chiesa frequentata da Giovanni, che ha sottolineato come sia importante «rendere la vita dei giovani bella, in tutti i modi possibili».

Con lui padre Maurizio Patriciello, che ha officiato la messa in Santa Croce prima della cerimonia.

Il parroco del parco Verde di Caivano ha evidenziato come «quella dove insiste la mia parrocchia è la più grande piazza di spaccio d'Europa, ma ovunque è presente la droga. Sono gli stupefacenti che vanno combattuti». Ha preso parte alla serata anche il presidente della Fondazioni Polis, don Tonino Palmese: «Ai giovani occorre donare condivisione ha evidenziato . Questo massaggio è arrivato dalla comunità più nobile che esiste a Napoli, quella dei familiari delle vittime innocenti della criminalità. Alle istituzioni dico che ognuno deve fare la propria parte».

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A raccogliere l'invito ci provano i rappresentanti delle istituzioni presenti a largo Santissimo. «La nostra comunità sottolinea la vicepresidente del consiglio regionale Loredana Raia grazie soprattutto alla famiglia e ai genitori di Giovanni, non dimentica, non lascia svanire la rabbia e trasforma il dolore in forza per condannare la malavita e la camorra e contrastare quei modelli culturali basati sul predominio sull'altro, sulla legge della violenza e del sopruso». In piazza anche il vicepresidente della Gori, Luigi Mennella, e Francesco Emilio Borrelli. «Questa è la più bella reazione che la città possa avere spiega il parlamentare, accompagnato dal portavoce locale dei Verdi, Michele Lunella ed è stata importante la condivisione del dolore della famiglia Guarino degli altri parenti di vittime innocenti». Per il Comune c'era il sindaco Giovanni Palomba, arrivato insieme all'assessore Giuseppe Speranza. «Largo Santissimo è un luogo simbolo della città ha sostenuto Qui anni fa venne organizzata la Primavera in piazzetta, con tante attività e coinvolgimento popolare. Grazie all'associazione, auspichiamo che possano tornare queste iniziative capaci di coinvolgere tanti ragazzi».
 

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