Le prime avvisaglie sono state registrate mercoledì attorno alle 17: ad allertare i residenti dello stabile di largo Fontana, a ridosso di corso Garibaldi e dei binari della Metropolitana che collega Napoli e Salerno attraversando i comuni del Miglio d'oro, è stata la caduta di qualche calcinaccio, accompagnata dall'individuazione di crepe fino ad allora mai notate.
Un allarme che ha spinto ad allertare i vigili del fuoco. Alla fine il responso, di concerto con i tecnici degli uffici comunali, è stato chiaro: lo stabile è a rischio crollo e va evacuato. Una direttiva contenuta in un'ordinanza firmata dal sindaco Giovanni Palomba: le tre famiglie residenti devono lasciare il palazzo in attesa di lavori di riqualificazione. Lavori che del resto sarebbero già stati programmati, anche sfruttando le agevolazioni statali in materia, ma che non sarebbero stati finora affidati ad una ditta a causa dei ritardi pare del proprietario di un appartamento, che avrebbero impedito - stando alle voci raccolte in zona - di completare gli incartamenti necessari. Non a caso, sempre da quanto si dice a largo Fontana, alcuni lavori esterni sarebbero già stati eseguiti, senza che però si evitasse l'inconveniente di mercoledì.
Che la linea che unisce Torre del Greco a Portici sia circondata da immobili fatiscenti, lo dimostrano i due cedimenti più importanti verificatisi negli anni passati: nel febbraio del 2014 venne giù un'ala di Villa d'Elboeuf, praticamente un cedimento consumatosi tutto sui binari in direzione Napoli, provocando uno stop alla circolazione durato quasi un anno. È invece datato 2010 il crollo di una palazzina avvenuto a Torre del Greco, sempre nella zona a ridosso di corso Garibaldi. In quel caso a vernire giù uno stabile a due piani in via Libertà Italiana, edificio regolarmente abitato che solo la prontezza di riflessi di qualche residente consentì di evacuare poco prima del cedimento. Anche in quella circostanza lungo fu lo stop alla circolazione dei treni. Sull'ennesimo episodio di degrado che riguarda gli stabili a ridosso dello scalo marittimo, interviene il presidente dell'associazione Sviluppo Area Porto, Carlo Esposito: «Quella di corso Garibaldi afferma è stata per anni una zona abbandonata. Oggi, dopo un deciso cambio di passo segnato anche dagli investimenti di diversi imprenditori, viviamo una fase nuova. L'area inoltre potrà beneficiare dei previsti lavori di riqualificazione del porto, che interesseranno anche la viabilità fino a San Giuseppe alle Paludi. Ci auguriamo che l'attuale situazione politica che si sta registrando al Comune non incida su queste opere e che anzi ci sia da parte degli uffici un'accelerata per arrivare alle prossime scadenze con tutte le carte in regola».