Torre del Greco, ospedale Maresca senza guardia notturna: salva in extremis con infarto alle 8

Torre del Greco, ospedale Maresca senza guardia notturna: salva in extremis con infarto alle 8
di Francesca Mari
Martedì 11 Maggio 2021, 12:00
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Ancora disagi al Maresca, l'ospedale-Cenerentola dell'Asl Napoli 3 Sud che dopo anni di depauperamento di reparti e rischio chiusura paga anche lo scotto del Covid. Per sopperire alla carenza di anestesisti-rianimatori al Covid Hospital di Boscotrecase, infatti, gli specialisti un paio di mesi fa sono stati spostati nell'ospedale Covid, garantendo a Torre del Greco solo i turni diurni e la reperibilità notturna. Adesso, però, hanno deciso di far sentire la loro voce partendo proprio da un episodio accaduto al Maresca venerdì che li ha spinti a scrivere alla direzione generale dell'Asl Sud, chiedendo il ripristino della guardia di anestesia e rianimazione notturna. «Siamo reperibili sostitutivi e non integrativi - spiegano gli anestesisti-rianimatori del Maresca - e questo compromette il servizio di assistenza e urgenza all'ospedale di Torre del Greco, anche perché se c'è un'emergenza nella notte e ci chiamano per la reperibilità non tutti abitiamo vicino al nosocomio e il tempo di percorrenza può essere fatale ai pazienti».

È accaduto venerdì, quando una paziente ricoverata nel reparto di Chirurgia del Maresca per una pancreatite non grave, A.D.M.

di 50 anni, è stata colta da arresto cardiaco. «La paziente è stata colpita da infarto mentre era in bagno - spiegano i medici - ed è crollata a terra. Fortunatamente erano le 8 del mattino, quando cioè gli anestesisti-rianimatori avevano appena montato per il turno diurno. Così è stata subito intubata, defibrillata e assistita con massaggio cardiaco esterno, poi una volta rianimata è stata condotta nella sala operatoria con monitoraggio dei parametri vitali e sottoposta agli esami del caso». Non ancora fuori pericolo, però, la paziente, proprio per mancanza di assistenza notturna, è stata trasferita all'ospedale San Rocco di Sessa Aurunca dove solo alle 19 si é liberato un posto. «Una corsa contro il tempo per tenere in vita la paziente - proseguono i medici - Anche in ambulanza ha avuto problemi ed è stata più volte defibrillata e ripresa. Fortunatamente al San Rocco è arrivata viva, ricoverata nel reparto di Rianimazione ed ora migliora. Se non si fosse sentita male nell'orario del turno diurno cosa le sarebbe successo? Non c'è un orario per salvarsi, l'arresto cardiaco non dà un preavviso e può capitare a chiunque». 

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