Torre del Greco, minacciati i netturbini
raccolta dei rifiuti sotto scorta

Torre del Greco, minacciati i netturbini raccolta dei rifiuti sotto scorta
di Aniello Sammarco
Giovedì 2 Settembre 2021, 10:39
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Operatori ecologici minacciati e costretti a interrompere il lavoro. La Buttol denuncia l'episodio alla polizia, una cui pattuglia nella notte tra martedì e mercoledì scorsi ha dovuto vigilare sulle attività per scongiurare il ripetersi di azioni intimidatorie. Si arricchisce di un altro episodio il lungo elenco di criticità che da tempo interessa il servizio di raccolta dei rifiuti, il principale problema affrontato (e finora non risolto) dall'amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Palomba, che ha cambiato quattro assessori, due dirigenti, e ha affidato una parte della delega ad un consigliere comunale ma non è riuscito a mettere nel settore finito al centro di interrogazioni consiliari e denunce.


Denunce alle quali da ieri si è aggiunta quella scritta dai responsabili della Buttol, costretti a registrare quello che viene descritto come un attacco subito mentre venivano effettuate le operazioni di travaso dei sacchetti dai mezzi piccoli a quelli più grandi. «La scorsa notte è stato impedito agli operatori della Buttol di effettuare le operazioni di trasbordo in località Sant'Elena - è la denuncia della società di Sarno -.

Un'interruzione di pubblico servizio che l'azienda ha provveduto a denunciare alle autorità competenti e che impone una seria riflessione sul prosieguo dell'appalto a Torre del Greco».


Stando a quanto raccontato dagli operatori in servizio in quel momento, il blocco delle operazioni sarebbe avvenuto poche decine di minuti prima delle 23 di martedì, quando un gruppo di manifestanti avrebbe di fatto impedito il trasbordo nell'area a ridosso del casello autostradale. Un episodio che ha indotto gli addetti della Buttol ad allertare il commissariato di polizia, guidato dal primo dirigente Antonietta Andria, e il Comune. Vista la tensione che si registrava in zona, le operazioni sono state trasferite in via Leopardi-angolo via delle Industrie, altra area regolarmente autorizzata per il travaso, ritenuto indispensabile dall'azienda. Tutto sempre alla presenza di una volante della polizia, i cui agenti hanno vigilato affinché le operazioni venissero portate avanti senza ulteriori interruzioni.

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«Non si tratta del primo episodio spiacevole - dichiara l'azienda in un comunicato stampa -. Già in passato il servizio è stato boicottato e ha subito rallentamenti. Disagi che mettono a rischio l'intera organizzazione del servizio di igiene urbana, con ripercussioni in tutta la città. Per questo motivo abbiamo indirizzato una nota al Comune chiedendo garanzie sulle operazioni di trasbordo, individuando aree autorizzate con caratteristiche idonee. Ma soprattutto si chiede di garantire l'incolumità degli operatori contro ogni forma di violenza, fisica o verbale. Non è più accettabile che il servizio di igiene urbana e le maestranze debbano ancora subire attacchi, atteso che il servizio di raccolta e l'attività di trasbordo rappresentano un preciso obbligo sancito contrattualmente e che non può essere rallentato o interrotto a discrezione di qualcuno».
Per la Buttol «atteggiamenti del genere non sono più tollerabili. Quella subita è l'ultima aggressione nei confronti dell'azienda, che ora chiede garanzie per poter proseguire senza intoppi il servizio. In caso contrario si tutelerà in tutte le sedi opportune».
 

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